Curiosità sullo champagne, l’alleato perfetto per conciliare convivialità ed eleganza
Al giorno d'oggi, anche grazie a e-commerce verticali come Tannico, e-shop noto per l'ampia gamma di scelta, lo champagne può essere reso protagonista, studiando gli abbinamenti enogastronomici giusti, di numerosi momenti all'insegna dell'appagamento del gusto
La convivialità è uno degli aspetti indubbiamente più belli del mangiare, un valore umano e culturale da preservare. Nel momento in cui si decide di regalarle anche un tocco di eleganza – scelta tipica, per esempio, del periodo natalizio sempre più vicino – non si può non prendere in considerazione lo champagne. Anche i palati più fini, quando lo comprano per una cena importante, lo fanno spesso senza sapere quale tesoro di cultura e storia si stanno portando a casa.
Al giorno d’oggi, anche grazie a e-commerce verticali come Tannico, e-shop noto per l’ampia gamma di scelta, lo champagne può essere reso protagonista, studiando gli abbinamenti enogastronomici giusti, di numerosi momenti all’insegna dell’appagamento del gusto. Per viverli in maniera ancora più consapevole, può avere il suo perché documentarsi su alcune curiosità dietro a questo straordinario spumante.
Lo champagne, la cui invenzione, secondo le teorie più accreditate, è da attribuire al monaco benedettino Pierre Pérignon, maestro di cantina, nel XVII secolo, presso una celebre abbazia francese, è un vino che parla di esclusività fin dalla sua creazione.
Non tutti sanno, infatti, che i vigneti che è consentito utilizzare per la sua produzione sono solo tre. Sì, hai letto bene: tre in tutta la regione francese della Champagne. Entrando nello specifico ricordiamo che i primi due sono a bacca nera e il terzo a bacca bianca. I loro nomi? Pinot nero, Pinot Meunier e Chardonnay. I vitigni a bacca nera prevedono una vinificazione in bianca.
In merito al processo in questione, è bene ricordare che si ha a che fare con un metodo che, nel corso dei secoli, non è cambiato, venendo tramandato di generazione in generazione: si tratta dell’approccio basato sulla doppia fermentazione (lo step di rifermentazione del vino avviene in bottiglia).
Un’altra curiosità che molti amanti delle bollicine ignorano riguarda il significato del termine “millesimato“, spesso associato a bottiglie di particolare pregio. Quando lo si chiama in causa, si inquadra uno champagne che prevede l’utilizzo di uva della medesima annata. Nel caso delle cuvée, invece, si parla di una miscela di spumanti legati ad anni diversi.
Si potrebbe andare avanti ancora a esplorare le curiosità storiche dello champagne, che ha davvero ispirato, nel corso dei secoli, la creatività degli amanti delle bollicine. Per rendersene conto – e per capire il suo legame con la convivialità elegante e tradizionale – basta ricordare che, nel XIX secolo, era consuetudine, da parte dei produttori, nominare le varie bottiglie come i profeti dell’antico testamento.
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