Chiusura della Domodossola-Milano, il sindaco di Baveno chiede di un tavolo tecnico per ridurre i disagi
"Non si tratta di un tavolo per opporsi ai necessari investimenti, ma un luogo dove coordinarsi, conoscere, approfondire e nel caso fare proposte su come ridurre al minimo i disagi, sia per turisti che per pendolari"
Con una lettera aperta il Sindaco di Baveno, Alessandro Monti, ha chiesto l’istituzione urgente di un tavolo tecnico permanente in merito ai lavori e alla chiusura della linea ferroviaria Domodossola-Milano.
Il primo cittadino ha indirizzato il documento a Rete Ferroviaria Italiana, al Presidente della regione Cirio, al Ministro dei trasporti Salvini (e a parlamentari e istituzioni), per far presente nuovamente, dopo il sollecito di questa estate, della necessità di istituire al più presto un tavolo tecnico permanente in merito ai lavori sulla linea ferroviaria Domodossola-Milano, che ne prevedono l’ennesima chiusura nei prossimi mesi.
Riportiamo il testo.
Con la presente, in qualità di Sindaco del Comune di Baveno, avendo appreso dagli organi d’informazione locali in questi giorni che la “tratta ferroviaria tra Domodossola e Milano sarà completamente chiusa al traffico ferroviario dall’8 giugno al 27 luglio e dal 31 agosto al 12 settembre 2025″, scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione in merito alla chiusura totale della tratta ferroviaria.
Come è noto, questa interruzione comporterà la soppressione di tutti i treni EuroCity tra Domodossola e Milano, generando notevoli disagi ai pendolari, ai turisti e a tutto il tessuto economico del nostro territorio.
Già lo scorso giugno 2024 avevo scritto per richiedere a RFI un diretto coinvolgimento e un confronto con gli enti locali e le categorie economiche e sociali del territorio. Ancora ciò non è colpevolmente avvenuto e nemmeno sappiamo, come Sindaci, se le date annunciate dagli organi d’informazione siano ufficiali o meno.
Rimarchiamo che, ancora una volta, non siamo informati direttamente e che tali decisioni, hanno ripercussioni economiche e sociali sui nostri territori.
La chiusura della ferrovia in estate è un danno per il territorio e il turismo, oltre che un grande disagio per i nostri pendolari, e rilanciamo la necessità di avere con Rete Ferroviaria Italiana e la Regione Piemonte un tavolo tecnico istituzione permanente di confronto, con gli amministratori locali e le categorie economiche e sociali interessate del territorio.
Non si tratta di un tavolo per opporsi ai necessari investimenti, ma un luogo dove coordinarsi, conoscere, approfondire e nel caso fare proposte su come ridurre al minimo i disagi, sia per turisti che per pendolari. Infatti, va tenuto conto che queste chiusure si sommano anche gli incessanti lavori sulla tratta autostradale A26 tra Arona e Gravellona Toce e sulla superstrada del Sempione, impattando decisamente sulla possibilità di raggiungere con facilità i nostri territori del lago Maggiore che, lo ricordo, sono la seconda meta turistica più raggiunta del Piemonte, dopo Torino, con oltre tre milioni di presenze.
Credo che, anche grazie agli strumenti di video conferenza, si possa avere un percorso agile e condiviso per discutere dei problemi che dovremmo affrontare.
Certo di un vostro riscontro, invio i più cordiali saluti.
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