Quantcast

Domodossola: “Un bonifico per mettere al sicuro i soldi”, ma è una truffa

L'uomo ha formalizzato una querela per l’accaduto in quanto vittima di “Spoofing“ telefonico: per il raggiro utilizzato il numero della Polizia di Frontiera

Generico 13 Jan 2025

Il classico sms fasullo della banca, il contato con un “operatore” e la convinzione che c’è qualcosa che non va suffragata da un complice che si spaccia per poliziotto. Ma era una truffa.

Nei giorni scorsi presso il Settore Polizia di Frontiera di Domodossola veniva denunciata una truffa consumata poco prima ai danni di un cittadino residente nel capoluogo Ossolano. In particolare l’uomo, durante l’esposizione dei fatti ai poliziotti, raccontava di aver ricevuto un SMS dalla propria Banca che lo avvertiva di un accesso abusivo al suo Home banking. Non avendo effettuato lui l’accesso, l’uomo seguiva le procedure indicate nel messaggio di testo cliccando il link lì presente. Veniva chiamato telefonicamente da un sedicente operatore della Banca con il quale intratteneva una conversazione nella quale gli veniva detto che era stato effettuato un bonifico dal suo conto corrente; dopo i primi tentativi del malfattore non andati a buon fine, l’azione criminosa proseguiva facendo credere al malcapitato che la polizia era a conoscenza di tutto avvertendolo che sarebbe stato contattato di lì a breve.

Effettivamente pochi minuti più tardi l’uomo riceveva una chiamata sul proprio cellulare dal numero telefonico della Polizia di Frontiera di Domodossola. Sicuro quindi di parlare con gli agenti, seguiva le disposizioni impartite dal presunto ispettore, effettuando quindi un primo bonifico di un importo rilevante. Comunicato l’esito positivo dell’operazione al presunto poliziotto veniva avanzata una seconda richiesta di bonifico per “mettere al sicuro” la restante somma di denaro presente sul conto del malcapitato. Insospettito da questa nuova richiesta l’uomo si recava fisicamente al Settore Polizia Frontiera di Domodossola chiedendo di poter parlare con l’ispettore De Nicco, realizzando che si trattava di un nome di fantasia.

L’uomo ha quindi formalizzato una querela per l’accaduto in quanto vittima di truffa effettuata anche attraverso l’ornai diffuso “Spoofingtelefonico. Stante l’accaduto, che ha visto coinvolto il numero telefonico del Settore Polizia Frontiera di Domodossola utilizzato per lo “spoofing” (tipo di attacco informatico che impiega in varie maniere la falsificazione dell’identità) telefonico, si raccomanda a tutti i cittadini di verificare la veridicità delle informazioni che verranno fornite, contattando direttamente gli uffici di polizia e si ricorda inoltre che le forze dell’ordine non avanzano nessuna richiesta di denaro o movimentazione dello stesso.

Pubblicato il 17 Gennaio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore