“Venite, ho sparato a mio figlio”, in carcere il padre omicida di Ornavasso
L’autore dell’omicidio direttamente interrogato alla presenza del legale dalla dott.ssa Carrera. Al termine delle attività l’uomo è stato associato al carcere di Verbania su disposizione dell’Autorità Giudiziaria
«Ho sparato a mio figlio». Una chiamata ai carabinieri per avvisarli di intervenire per quanto appena accaduto in una casa nella zona residenziale di Ornavasso, nel Verbano Cusio Ossola, nella tarda serata di domenica: inutile l’intervento dei sanitari, arrivati sul posto; l’uomo, 64 anni, aveva ha sparato al figlio 34enne uccidendolo.
I militari una volta sul luogo hanno identificato i presenti e preservato la scena del crimine, in attesa dell’arrivo dei colleghi specializzati nei rilievi tecnici. Sul posto è giunta anche il Pm di turno, dottoressa Laura Carrera, per coordinare le prime attività di indagine e per ricostruire l’esatta dinamica del tragico evento. Dai primi accertamenti sembra che la vittima avesse iniziato un’accesa lite con i genitori nel corso della quale ha iniziato ad alzare le mani su di loro in modo violento. La vittima, a differenza di quanto in un primo momento emerso, non aveva problemi di tossicodipendenza. Al culmine di questa concitata lite il 64enne ha attinto il figlio con un colpo di fucile, legalmente detenuto, uccidendolo. Subito dopo ha chiamato i carabinieri dicendo cosa era successo e chiedendo il loro intervento.
Come detto sopra, al loro arrivo i carabinieri del Radiomobile di Verbania e della Stazione di Premosello Chiovenda, hanno constatato quanto effettivamente dichiarato dall’uomo, identificando i presenti ed isolando la scena del crimine. Quasi contemporaneamente è giunta un’ambulanza, chiamata dai carabinieri, il cui personale sanitario ha constatato il decesso del giovane e stilato un primo referto ai genitori che avevano subito le percosse dal figlio.
I rilievi tecnici sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania e, al termine delle attività tecniche sia l’arma utilizzata, un fucile da caccia cal. 12, che l’appartamento sono stati posti sotto sequestro per i successivi accertamenti disposti dal Pm di turno giunta ad Ornavasso per seguire in prima persona le attività. Una volta accompagnati tutti in caserma a Verbania, i testimoni sono stati escussi dai carabinieri e l’autore dell’omicidio direttamente interrogato alla presenza del legale dalla dottoressa Carrera. Al termine delle attività l’uomo è stato associato al carcere di Verbania su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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