Bombe, proiettili e munizioni nei laghi. La Svizzera cerca una soluzione “green”
Il problema della rimozione dei residuati bellici non riguarda soltanto i laghi prealpini. La vicina Svizzera ha lanciato un concorso di idee e potrà contare su più di cento proposte di "metodi sicuri ed ecologici"
![La bomba "ripescata" dal Lago di Comabbio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/06/la-bomba-ripescata-dal-lago-di-comabbio-1226108.610x431.jpg)
Lo scorso anno, a febbraio, i sub della Marina Militare e i guastatori sono dovuti intervenire sul Lago d’Orta per recuperare quattro ordigni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Soltanto qualche mese prima, a Oggebbio, sulle rive piemontesi del Lago Maggiore, un turista tedesco aveva trovato un proiettile da cannone mentre, nella primavera 2024 nel lago di Mergozzo sono state individuate delle bombe a mano. Sono solo alcuni esempi di ritrovamenti di questo genere che ciclicamente interessano il nostro territorio, causando in alcuni casi anche importanti disagi.
Un problema – quello di individuare e rimuovere i residuati bellici dagli specchi d’acqua, siano essi fiumi o laghi – che riguarda anche la vicina Svizzera (soltanto nei laghi di Thun, Brienz e dei Quattro Cantoni si stima che vi sono ancora circa 8’000 tonnellate di munizioni militari affondate tra il 1918 e il 1964. Si tratta prevalentemente di ordigni non più utilizzati e buttati in acqua o legati ad esercitazioni) e che la Confederazione ha deciso di affrontare lanciando un concorso di idee per individuare “metodi ecologici e sicuri per il recupero delle munizioni dai laghi”.
L’iniziativa è stata avviata dal settore Scienza e tecnologia (S+T) dell’Ufficio federale dell’armamento Armasuisse e riguarda in particolare il recupero delle munizioni affondate che si trovano nei laghi svizzeri a una profondità compresa tra 150 e 220 metri. Nella giornata di oggi, 6 febbraio 2025, scade il termine per la presentazione delle idee e sono circa 100 le proposte ricevute.
Alcuni ritrovamenti recenti:
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Operazioni difficili e problematiche
“Il recupero delle munizioni affondate a una profondità compresa tra 150 e 220 metri è un’operazione piuttosto complessa – spiega in una nota Armasuisse – oltre alla profondità, ulteriori sfide sono rappresentate dalla scarsa visibilità, dal rischio di esplosioni, dalla corrente, dalle dimensioni variabili (da 4 mm a 20 cm di dimensioni, da 0,4 g a 50 kg di peso) nonché dalle caratteristiche delle munizioni affondate. Queste munizioni sono inoltre inglobate in sedimenti fini spessi fino a due metri che, durante le operazioni di recupero, potrebbero smuoversi, rendendo le acque torbide e peggiorando ulteriormente la visibilità. La maggior parte dei componenti delle munizioni sono in ferro e sono quindi magnetici. Tuttavia, alcuni detonatori sono composti da materiali amagnetici quali rame, ottone o alluminio”.
Il materiale individuato è rappresentato generalmente da “munizioni problematiche, munizioni di ordinanza delle truppe in perfetto stato ma in esubero oppure obsolete, così come di partite di prodotti fuori specifica”.
La proposta del concorso di idee
Attraverso il lancio del concorso di idee, armasuisse ha voluto coinvolgere le scuole universitarie e l’industria nella riflessione su come potrebbe configurarsi un recupero ecologico e sicuro delle munizioni dalle profondità lacustri, qualora tale possibilità dovesse essere concretamente presa in considerazione. Le indagini svolte regolarmente non hanno finora evidenziato un impatto ambientale negativo. Il concorso di idee è nato nel quadro degli spazi di innovazione del DDPS. Gli spazi di innovazione consentono la ricerca di soluzioni innovative per rispondere a sfide esistenti tenendo conto di diversi criteri quali ad esempio la fattibilità tecnica o la rilevanza strategica.
Dopo la chiusura del termine per l’invio delle idee, una commissione di esperti composta da membri appartenenti alle autorità, a istituti e scuole universitarie valuterà le proposte presentate in base a criteri predefiniti. A maggio 2025 verranno premiate le tre proposte migliori e verrà assegnato un premio in denaro dell’importo complessivo di 50’000 franchi svizzeri.
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