È operativo il progetto intergenerazionale “L’ascolto che cura” tra Costa Sorriso e Comi Luino
Una nuova iniziativa che unisce giovani con disabilità e anziani della RSA Mons. Comi per promuovere benessere, inclusione e legami profondi attraverso attività condivise
La proposta dell’Associazione Costa Sorriso di affiancare giovani con disabilità e residenti della Fondazione Mons. Comi per portare avanti l’interessante progetto intergenerazionale “L’ascolto che cura” è entrato nella fase operativa.
Il progetto promuove attività di scambio reciproco tra giovani con disabilità e residenti della RSA al fine di creare effetti benefici per entrambi. Per molti anziani il rapporto con i giovani significa riappropriarsi del ruolo di “nonno o nonna” che rappresenta un’importante dimensione della loro identità famigliare e sociale. I nonni e le nonne della RSA hanno quindi l’opportunità di trasmettere storie e dare consigli ai propri “nipoti” creando un legame intergenerazionale di grande valore.
Questo scambio arricchisce non solo i giovani ma anche gli anziani stessi che si sentono ancora utili e apprezzati. A tutto questo si aggiunge il concetto di “cura dell’altro”: nell’incontro tra i giovani ed i residenti della RSA entrambi i soggetti sono coinvolti in questo scambio di attenzione, di rispetto e di empatia verso l’altro che alimenta il reciproco bisogno di sentirsi utili.
Inoltre i giovani portano energia, simpatia e freschezza mentre gli anziani possono offrire stabilità e confronto; queste relazioni donano un supporto emotivo reciproco riducendo i sentimenti di isolamento e aumentando il benessere psicofisico e la qualità di vita. Le educatrici della Fondazione Mons. Comi, Monica Rossi e Margherita Parolin, affiancate dalla psicologa Eleonora Colaleo, dopo un primo incontro preliminare con i due giovani di Costa Sorriso, Ilaria e Andrea, hanno definito un piano annuale di attività che terminerà nel gennaio 2026.
Il piano prevede una prima fase di ambientamento dei giovani con delle attività iniziali a cui seguirà un progressivo inserimento con nuove attività e maggiori ruoli di responsabilità. Nel periodo estivo si struttureranno altre attività con i residenti per poi consolidare le abilità acquisite e le relazioni instaurate grazie anche a momenti di confronto e riflessione sugli obiettivi raggiunti e sulle sensazioni provate dai giovani in questo coinvolgente progetto. Al termine vi sarà una valutazione finale dei risultati raggiunti con un attestato delle competenze acquisite. Ilaria ha iniziato a svolgere un laboratorio di cucito che, grazie anche all’importante aiuto delle volontarie dell’Associazione di Volontariato Mons. Comi, diventerà mano a mano un laboratorio per la creazione di bambole a tema per ogni periodo dell’anno; più avanti Ilaria prenderà parte anche all’attività della Tombola per sperimentarsi in un contesto leggermente più complesso.
Andrea sta portando avanti il laboratorio del caffè, svolto direttamente nei vari piani della RSA ove si sta cimentando nella relazione con i residenti attraverso l’ordinazione dei caffè e la preparazione, assieme al personale della RSA, del materiale necessario. La Presidente dell’Associazione Costa Sorriso, Cristina Dedè, il Presidente della Fondazione Mons. Comi, Gianfranco Malagola, e il Direttore Generale, Fausto Turci, esprimono tutta la loro soddisfazione per come sta procedendo il progetto “L’ascolto che cura” che dimostra come la collaborazione tra le realtà del Luinese porta sempre risultati positivi per la nostra comunità.
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