La fotografia nel 2025: gli scatti dei Millennials e della Gen Z a confronto
Millennials e Gen Z hanno un approccio diverso al mondo della fotografia. A confermarlo è stato un recente studio realizzato da MYPOSTER, portale specializzato nella realizzazione di fotoprodotti e stampe digitali personalizzate
![MyPoster VBN](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/myposter-vbn-1816836.610x431.jpg)
La fotografia è da sempre uno dei mezzi di comunicazione più potenti ed efficaci. Da quando è nata, nell’ormai lontano 1800, ha raccontato eventi, ha reso tangibili passaggi fondamentali della storia e della cultura e, più semplicemente, ha raccontato emozioni e stati d’animo. E continua a farlo ancora oggi, in un’epoca in cui a dominare la scena nel settore sono due generazioni: i Millennials e la Gen Z.
Millennials e Gen Z hanno un approccio diverso al mondo della fotografia. A confermarlo è stato un recente studio realizzato da MYPOSTER, portale specializzato nella realizzazione di fotoprodotti e stampe digitali personalizzate.
Ecco cosa è emerso dalla ricerca e quali sono i trend che potrebbero affermarsi nel settore nei prossimi mesi del 2025.
Scelta della posa fotografica
Una prima differenza che emerge tra Millennials e Gen Z quando si parla di scatti e immagini è la scelta della posa fotografica. Se i primi mantengono un’impostazione più “classica” davanti all’obiettivo, i secondi si muovono con più spontaneità, portano le mani verso il bacino e incrociano le dita. Questo per trasmettere naturalezza e affermare con forza la propria unicità.
Questione di punti di vista
Una delle caratteristiche principali della generazione più giovane è la voglia di sperimentare nuovi punti di vista. Un’esigenza ben rappresentata se confrontiamo i selfie scattati dagli appartenenti alle due generazioni. Da un lato abbiamo i Millennials e le loro foto scattate dall’alto con riprese ravvicinate del viso. Dall’altro la Gen Z che non esita a fotografare la figura intera da angolazioni più basse, a usare lo 0,5 selfie (selfie in versione grandangolare) e a sfruttare le potenzialità dell’obiettivo fisheye per produrre foto emisferiche o panoramiche.
![MyPoster VBN](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/myposter-vbn-1816839.610x431.jpg)
Quando un momento è speciale
Uno degli aspetti in cui si notano le divergenze maggiori è quello della scelta dei momenti da fotografare. I Millennials tendono a fare un uso più “parsimonioso” della fotografia, riservandola agli eventi speciali. I nati nella Gen Z, invece, riprendono spesso momenti di vita comune e usano il mezzo principalmente per comunicare sensazioni e stati d’animo.
Un approccio che si traduce nella produzione di foto con bassa esposizione o desaturate, con soggetti in movimento o addirittura non propriamente a fuoco. Il tutto con una tendenza ad esaltare il contrasto per aumentare la profondità grazie all’uso sapiente di luci e ombre.
![MyPoster VBN](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/myposter-vbn-1816842.610x431.jpg)
Rapporto con l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale è la “next big thing” di quest’epoca. E come è facile intuire sta facendo sentire la sua influenza anche nel mondo della fotografia. Su questo argomento e sull’uso dei nuovi software di AI per realizzare foto, le opinioni tra le due generazioni sono abbastanza simili.
Entrambe vedono la nuova tecnologia come un mezzo potenzialmente utile per aumentare la produttività e sperimentare nuove modalità espressive. I più giovani, però, mantengono un piccolo timore che questi programmi possano influire su identità e autopercezione, portando ad appiattimento e omologazione nella produzione fotografica.
![MyPoster VBN](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/myposter-vbn-1816845.610x431.jpg)
Nostalgia per gli anni 2000
Quello che unisce Millennials e Gen Z, a sorpresa, è una profonda nostalgia per i primi anni 2000. Il fenomeno è già stato ribattezzato con l’acronimo Y2K e si traduce in fotografia con un rinnovato interesse per l’immagine analogica e per i numerosi filtri che simulano la resa delle vecchie macchine analogiche e digitali. E, ovviamente, nel recupero delle vecchie macchine fotografiche a pellicola.
Una tendenza decisamente interessante che vede l’inizio del millennio come un momento storico in cui la fotografia era più improntata sulla qualità che sulla quantità.
![MyPoster VBN](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/myposter-vbn-1816848.610x431.jpg)
Previsioni per il 2025
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti ci sono moltissime differenze di approccio al mezzo fotografico tra Millennials e Gen Z, seppur con qualche importante punto di contatto. Secondo MYPOSTER sarà però la visione della Gen Z ad affermarsi come preponderante nei prossimi mesi.
Questo significa che potremmo assistere alla progressiva riduzione dello spazio per la fotografia patinata e iper-curata e all’affermazione di uno stile più realistico ed espressivo in cui a contare sarà soprattutto la volontà di trasmettere emozioni e stati d’animo.
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