Abbattimento di tre giovani lupi in Svizzera, l’Ufficio dell’ambiente dice “no”
La responsabilità di decidere l’abbattimento degli esemplari che causano danni è dei Cantoni. L’intervento su un branco è tuttavia soggetto all’approvazione preliminare dell’Ufficio federale dell’ambiente
L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha respinto la domanda di abbattimento di tre giovani lupi del branco del Kärpf inoltrata dal Cantone di Glarona. I danni causati al bestiame da reddito protetto sono inferiori alla soglia necessaria per giustificare un intervento di regolazione nel branco.
Il 24 settembre 2021, il Cantone di Glarona ha inoltrato all’UFAM una domanda di regolazione del branco di lupi del Kärpf. A seguito dell’esame della documentazione sottoposta, l’Ufficio ha constatato che i criteri di regolazione del branco non sono soddisfatti. Il danno al bestiame da reddito protetto è inferiore alla soglia di 10 animali predati necessaria per autorizzare un intervento di regolazione. Infatti, non tutti gli animali da reddito predati indicati dal Cantone erano protetti.
L’UFAM ha pertanto respinto la domanda sulla base della legge sulla caccia e della relativa ordinanza d’applicazione, la cui revisione è entrata in vigore a metà luglio 2021. L’UFAM ha emanato una decisione, contro la quale il Cantone può interporre ricorso presso il Tribunale amministrativo federale.
Il lupo in Svizzera
Attualmente vivono in Svizzera da 130 a 150 lupi e almeno 13 branchi, numeri che sono in aumento. Con la revisione della legge sulla caccia, il Consiglio federale aveva elaborato un progetto volto a regolare meglio la popolazione crescente di lupi e quindi a considerare le esigenze delle regioni di montagna. Tuttavia, detta revisione è stata respinta in votazione popolare nel settembre 2020. Il Popolo ha dunque bocciato in particolare anche l’abbattimento a titolo preventivo di lupi. Per rimediare alla difficile situazione venutasi a creare nelle regioni dove la popolazione di lupi è in aumento, il 30 giugno 2021 il Consiglio federale ha modificato l’ordinanza sulla caccia con effetto dal 15 luglio 2021, riducendo nettamente la soglia di abbattimento di questa specie. Al contempo, sono state migliorate le condizioni per rafforzare la protezione del bestiame. Una buona protezione del bestiame consente infatti di ridurre al minimo le predazioni da parte del lupo, anche se non potrà mai prevenirle completamente. I lupi possono infatti imparare ad aggirare le misure di protezione del bestiame e specializzarsi nelle predazioni di animali da reddito. Le competenze restano invariate: la responsabilità di decidere l’abbattimento di singoli individui che causano danni è dei Cantoni. L’intervento su un branco è tuttavia soggetto all’approvazione preliminare dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.