La marcatura laser offre una vasta gamma di applicazioni in diversi ambiti. Grazie alla sua potenza e versatilità, ha rivoluzionato molti settori industriali. La sua precisione, durabilità e flessibilità la rendono una scelta ideale per la marcatura di oggetti di diverso tipo.

Questo processo sfrutta il potere concentrato di un raggio laser per incidere o modificare la superficie di vari materiali in modo permanente. Le diverse tipologie e tecniche di marcatura laser consentono di ottenere risultati precisi e di alta qualità e sono adatte a molteplici scopi. Un’azienda leader del settore della produzione di tecnologie per la marcatura laser è l’azienda italiana Evlaser, attiva da oltre 40 anni e con sede a Fiorano al Serio, in provincia di Bergamo. Di seguito, esploreremo alcune delle principali tipologie e tecniche di marcatura che sono alla base dei macchinari laser disponibili oggi in commercio.

Iniziamo la panoramica con l’incisione laser: questa tecnica impiega un laser ad alta potenza per rimuovere il materiale dalla superficie dell’oggetto. È ideale per la marcatura permanente su metalli, legno e plastica, e può essere utilizzata per creare incisioni profonde e dettagliate.

Un altro processo oggi molto utilizzato è la marcatura laser superficiale: in questo caso il laser modifica chimicamente la superficie del pezzo senza rimuovere materiale. Ad esempio, il laser può creare un contrasto di colore su plastica o ceramica bianca senza incidere nel materiale stesso. Questa tecnica è ampiamente utilizzata per la marcatura di codici a barre e QR code su diversi tipi di prodotti.

Si parla invece di marcatura laser a colori quando il laser crea micro-fratture superficiali che riflettono la luce in modo selettivo, producendo una varietà di colori visibili a occhio nudo. Questa tecnica è particolarmente utile per scopi estetici e di branding e viene spesso utilizzata per la marcatura di materiali plastici.

La marcatura laser su metalli anodizzati, come l’alluminio, viene impiegata per rimuovere l’anodizzazione superficialmente, creando un contrasto netto tra il materiale sottostante e l’area marcata. Questo procedimento viene comunemente utilizzato nell’industria elettronica e nell’industria aerospaziale.

Come abbiamo visto, il laser può essere impiegato per marcare diversi tipi di materiali. Nel caso della marcatura laser su vetro, il laser può creare incisioni permanenti e dettagliate su superfici di vetro senza causare danni o crepe. Questa tecnica è utilizzata per la marcatura di oggetti come bottiglie, bicchieri e pannelli di controllo. La marcatura laser viene utilizzata anche su materiali organici come il legno e la pelle: può essere utilizzata per creare disegni decorativi, testi o loghi su prodotti artigianali o articoli di moda.

La marcatura laser 3D viene invece impiegata per la marcatura su superfici tridimensionali, come componenti meccanici complessi. Questa tecnologia può adattarsi alle curve e alle inclinazioni della superficie per garantire una marcatura uniforme. Infine, tra le tecniche di marcatura laser troviamo anche quella su materiali sensibili al calore. Alcuni materiali sono infatti sono sensibili al calore e potrebbero danneggiarsi se sottoposti a temperature elevate come quelle generate da un raggio laser. In questi casi, la marcatura laser a bassa energia può essere utilizzata per evitare danni al materiale.

Le diverse tecniche di marcatura laser offrono una flessibilità straordinaria nelle applicazioni industriali, artistiche e di branding. Scegliere il processo e la tipologia giusta dipende dal materiale da contrassegnare, dalla profondità di marcatura desiderata e dagli obiettivi specifici dell’applicazione.