Tanto Varesotto nella piazza del Pd a Roma: “Siamo l’alternativa alla destra”
Piazza del Popolo a Roma sabato 11 novembre ha accolto migliaia di manifestanti del Partito Democratico da tutta Italia: i lombardi erano più di mille, dal Varesotto un centinaio di persone
Una manifestazione molto partecipata con una folta rappresentanza dalla Lombardia e dal Varesotto. Piazza del Popolo a Roma sabato 11 novembre ha accolto migliaia di manifestanti del Partito Democratico da tutta Italia: i lombardi erano più di mille, dal Varesotto un centinaio di persone con i vertici del partito, i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali e tanti segretari di circolo guidati dalla neo segretaria provinciale Alice Bernardoni affiancata dal senatore Alessandro Alfieri e dal consigliere regionale Samuele Astuti.
Elly Schlein, segretaria dem, ha sottolineato che da questa piazza inizia la costruzione dell’alternativa al governo di centrodestra. Sulla stessa lunghezza d’onda Samuele Astuti: «È stato bello vedere una piazza unita, con migliaia di persone che hanno voluto mandare un messaggio forte al Governo Meloni e alle destre – spiega il consigliere regionale del Pd -. È possibile costruire un’alternativa a questa destra che continua a prendersela coi più deboli. Lo facciamo partendo da proposte concrete, lanciando sfide come quella sul salario minimo».
La risposta della presidente del Consiglio è arrivata tramite social media, affermando che il loro obiettivo è dare più potere ai cittadini per garantire maggiore forza e stabilità all’Italia.
La manifestazione a Piazza del Popolo è stata caratterizzata dalla presenza di bandiere del PD, della Pace, giovani democratici e dell’Arci. Presente anche il presidente del M5S, Giuseppe Conte insieme ad altri esponenti dei partiti progressisti (assenti Azione e Italia Viva).
Difesa della sanità pubblica, della scuola pubblica, del diritto alla casa, dell’ambiente, lo ius soli, la difesa della legge 194 e il salario minimo i punti chiave sottolineati da Schlein che non ha risparmiato critiche al Governo anche per quanto riguarda le scelte in politica estera (accordo con l’Albania per i migranti) e ha ribadito preoccupazione per la situazione in Ucraina e in Medio Oriente, chiedendo un attivismo diplomatico dell’UE.
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