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Viva la capra Nera di Verzasca

L’animale, a rischio di estinzione, al centro della cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera

nera di verzasca luino interreg Incentivare e sostenere lo sviluppo dell’economia agro-zootecnica legata alla capra nera di Verzasca è l’obiettivo del secondo finanziamento Interreg per la cooperazione transfrontaliera Italia – Svizzera 2007-13. La ex Comunità Montana Valli del Luinese, oggi confluita nelle Valli del Verbano, è l’ente italiano di riferimento del progetto inserito tra le misure per la tutela della biodiversità. Questo prosegue il lavoro condotto tra il 2000 e il 2006 e si propone di approfondire lo studio della capra autoctona delle zone alpine e prealpine del Ticino e delle Province di Varese, Como e Verbania – Cusio – Ossola.
I fondi stanziati da Regione Lombardia per i prossimi tre anni sono 230.000 euro ed andranno a finanziare azioni concrete per la conoscenza e la valorizzazione delle capacità produttive, latte e carne, della Nera di Verzasca. Lo studio ha come finalità l’incremento dell’allevamento della specie che si trova attualmente a rischio di estinzione. L’individuazione dei capi che presentano caratteristiche morfologiche migliori e la riproduzione con esemplari non consanguinei è un intervento di importanza strategica per la conservazione del patrimonio genetico della razza caprina e la salvaguardia della biodiversità dell’ambiente.
Oltre ad essere una specie autoctona delle valli che circondano il Lago Maggiore e quello di Como, dove si concentrano i pochi esemplari rimasti, la razza verzaschese possiede caratteristiche che la rendono particolarmente adatta ad un territorio aspro e marginale come quello dell’alta provincia di Varese. La capra nera è in grado di vivere all’aperto fino ad otto mesi l’anno e meglio si adatta ad un tipo di allevamento estensivo: il gregge si muove seguendo percorsi stagionali e abitudinari, percorrendo quotidianamente diversi chilometri con notevoli dislivelli.
Sotto il profilo ambientale la Nera di Verzasca svolge un’azione fondamentale di presidio e di utilizzo delle aree montane. Le sue caratteristiche di razza rustica consentono di perseguire un modello economico legato alla tradizione e all’utilizzo sostenibile del territorio. Tale tipo di conduzione favorisce un rapporto ottimale tra costi di alimentazione, benessere dell’animale, redditività e utilizzo delle risorse ambientali.
Non meno importante, dal punto di vista economico e culturale, è il prestigioso caprino prodotto dal latte della nera verzaschese. La Formaggella del Luinese è uno dei prodotti tipici del Varesotto che lasciano assaporare il gusto della tradizione locale in fiere di settore e salotti culinari. Grazie ad una sinergia di intenti tra Ente montano e allevatori il formaggio, già apprezzato da intenditori del settore, si sta facendo conoscere anche al grande pubblico. Il marchio rosso con il profilo della capra nero ha ottenuto la denominazione d.o.p. in tutela provvisoria ed è in attesa del riconoscimento a livello europeo.
Ilprogetto Interreg per la Valorizzazione dell’allevamento e dei prodotti della razza autoctona della Nera di Verzasca è un obiettivo fondamentale del documento di programmazione delle Valli del Verbano. La Giunta esecutiva presieduta da Marco Magrini, ad un mese dall’insediamento, si è già attivata per proseguire e sviluppare le molteplici iniziative che facevano capo ai due Enti montani.
 
Oltre alla Comunità Montana Valli de Verbano, per la parte svizzera l’Ente di riferimento è la Federazione Ticinese dei consorzi di allevamento caprino e ovino di Broglio. Diversi sono i soggetti partner del progetto: l’Associazione Nazionale della Pastorizia (ASSONAPA) di Roma, l’ARAL – Associazione Regionale Allevatori della Lombardia, la Federazione svizzera di allevamento caprino, laStation de recherche Agroscope el’Ufficio agricoltura del Dipartimento Finanze e Economia di Bellinzona.

Pubblicato il 30 Ottobre 2009
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