«Quello di cui si parla è un accordo bilaterale tra Italia e Svizzera: anche se, naturalmente, noi siamo siamo sempre pronti a guardare con attenzione alle varie situazioni che si instaurano nelle relazioni tra gli Stati» Il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso risponde così alla lettera a lui inviata da un gruppo di politici varesini – che vede tra i firmatari europarlamentari, senatori e deputati di Pd, Pdl e Udc – sulla “questione ristorni”chiedendo che il problema sia risolto a livello di Ue.

«Dopo aver raccolto informazioni adeguate, potrò discuterne con i partner svizzeri – Ha continuato il presidente della Commissione UE, oggi in visita al Centro Comune di Ricerca di Ispra per inaugurare il nuovissimo Centro di monitoraggio delle Crisi – Dovrò infatti incontrare la presidente della Confederazione settimana prossima, poichè verrà in visita alla Commissione».

«Dalle informazioni che ho acquisito finora, penso comunque che sia una tipica questione tra i due stati: non è nell’agenda diretta della Commissione – ha concluso Barroso – Spero comunque che si possa arrivare ad una buona soluzione, la migliore possibile».

Il presidente della Commissione Europea ha avuto intanto parole di elogio per l’Italia e per lo sforzo che stanno facendo gli italiani: «L’italia sta facendo delle importanti riforme: cominciando con una manovra fiscale in risposta alla pressione che le altre economie le hanno fatto – ha detto Barroso – Una volta consolidata la questione fiscale però è necessario un lavoro sulla crescita, il cui consolidamento fiscale ne è solo l’inizio. Un inizio che serve a ridare fiducia: perchè senza fiducia non c’è crescita, e senza la crescita non c’è lavoro. L’Italia è una delle prime economie del mondo, questi sacrifici servono per tornare al meglio»

AUDIO INTEGRALE – Barroso sui ristorni (in inglese)