Frontalieri: il primo agosto entra in vigore la tassa di collegamento
Le aziende svizzere con più di 50 posti auto pagheranno un importo che potrebbe ricadere sui lavoratori. Più treni TiLo e carpooling le soluzioni sul piatto
Aumenteranno i treni, ma solo se vi saranno le premesse per per aumentare anche l’utenza. “Infatti, il numero di passeggeri odierno si mantiene su un livello critico per quanto concerne il tasso di copertura dei costi della linea”. Sono le parole di Roberto Tulipani, Direttore Generale di TILO – Treni regionali Ticino Lombardia: l’azienda che garantisce il trasporto transfrontaliero con particolare interesse per i collegamenti fra Ticino e Malpensa.
Casomai vi fosse bisogno di un’ulteriore traduzione, questa affermazione indica la necessità di rivedere la viabilità di confine nelle aree a ridosso della Svizzera dove per la maggiore, nel traffico ordinario, non si parla di rotte turistiche, bensì di frontalieri. Avevamo trattato il tema nell’approfondimento di qualche mese fa incentrato sul carpooling effettuato in maniera spontanea dai lavoratori che ogni giorno si muovono oltreconfine per lavorare: ci si accorda sulla “rotta”, sull’orario, e via, dividendo i costi del carburante.
Ora qualcosa sta cambiando poiché le nuove regole svizzere per disciplinare il traffico su gomma che riguardano le aziende con spazi superiori ai 50 posti auto stanno per entrare in vigore.
Infatti l’Associazione industriali Ticino ha organizzato di recente un incontro per informare i propri associati sulle normative riguardanti la modifica sulla legge dei trasporti pubblici ovvero “Tassa di collegamento o sui parcheggi” dei grandi generatori di traffico.
La tassa di collegamento, infatti, entrerà in vigore il 1° agosto 2016, e coinvolgerà 194 proprietari di aree di parcheggio (aziende, centri commerciali, Confederazione, Cantone e Comuni) con più di 50 posti auto, presenti in 67 comuni del territorio ticinese (qui il pdf con l’elenco dei comuni incui si applicherà ELENCO COMUNI).
In che modo? La legge svizzera prevede che “Debitore della tassa di collegamento è il singolo proprietario fondiario, limitatamente ai posti auto presenti sul suo fondo o sui suoi fondi” per un importo che varia da 1 a 3,5 franchi per posteggio al giorno.
Una spesa che molti frontalieri non vogliono sostenere, ed ecco quindi che nella questione rientra come un macigno l’opzione Tilo.
L’associazione degli industriali ticinesi oltre ad un informazione precisa e dettagliata in ambito normativo e legislativo, si rivolge ai propri associati in maniera attiva grazie alla partnership con Green Eco Ti, la società che gestisce una “app” per telefonini che coinvolge i frontalieri aiutandoli ad accordarsi nel dividere il singolo tragitto da compiere da e verso il posto di lavoro.
Una sorta di community del passaggio, insomma.
Da Green Eco Ti fanno sapere che “l’azienda si propone come Mobility Manager Area per tutte le aziende associate e non, dando l’opportunità a piccole, medie e grandi di predisporre un piano di mobilità grazie al software Mobility Manager e Jojob Swissche danno risposte concrete, misurabili ed attuabili nell’immediato” .
Sempre dall’azienda Matteo Toson ha fatto sapere che «grazie agli accordi sul territorio italiano di confine ci mettiamo in gioco per predisporre un piano di mobilità transfrontaliero dovuto alle ricadute che inevitabilmente ci saranno con l’attuazione dei piani di mobilità (park dedicati al carpooling-Park & Ride per mezzi pubblici o navette aziendali – uffici condivisi per l’home working)»
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