Furti con il trucco della catenina: quattro arresti in Ticino
L'indagine degli inquirenti della Polizia cantonale ha permesso di trovare i responsabili di sei furti con destrezza avvenuti a Locarno, Bellinzona e Lugano
Furti con il trucco della catenina: quattro arresti tra Locarno e Bellinzona, dove venivano prese di mira soprattutto persone anziane. Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che recentemente è terminata un’inchiesta per furti con destrezza, che ha portato all’arresto di quattro cittadini rumeni residenti all’estero. Si tratta di due donne e due uomini di età compresa tra i 22 e i 24 anni. L’indagine degli inquirenti della Polizia cantonale ha permesso di chiarire sei furti con destrezza avvenuti a Locarno, Bellinzona e Lugano, nei mesi di giugno e luglio 2017, con refurtiva di oltre 50’000 franchi.
Il modus operandi dei malviventi vede le donne commettere materialmente i furti. Ad essere prese di mira sono soprattutto persone anziane avvicinate per strada, che difficilmente possono reagire repentinamente e con forza, nel caso in cui si accorgano del raggiro. Con una scusa, la richiesta di un’indicazione stradale ad esempio, l’anziano viene distratto rimanendo purtroppo vittima della sua stessa disponibilità. Durante l’azione le malviventi non agiscono con forza, ma utilizzano modalità più “seducenti”. Per ringraziare le vittime del favore richiesto, le abbracciano affettuosamente riuscendo con furbizia e destrezza a sottrarre orologi, collane o braccialetti di valore che indossano.
Gli uomini invece non partecipano al “colpo“, ma attendono le donne in un’auto parcheggiata nelle vicinanze, pronti a supportare le complici in caso di necessità. Gli imputati hanno già precedenti per furti commessi con modalità simili anche in Italia e Germania. Un modo di operare conosciuto in tutta Europa e che in Svizzera è stato chiamato “Kettentrick; il trucco della catenina. Dopo aver trascorso un mese in carcerazione preventiva, i quattro imputati sono stati nel frattempo rilasciati. Nei confronti di due di loro, il Procuratore pubblico Moreno Capella ha emesso un decreto d’accusa. Gli altri due imputati, coinvolti in un maggior numero di furti, sono invece in attesa di giudizio.
Anche in questo caso la Polizia cantonale richiama la popolazione ad una sana diffidenza. Si consiglia di allontanarsi velocemente da persone che, con insistenza e fin troppa gentilezza, si avvicinano per chiedere informazioni, facendole a volte scrivere su bigliettini improvvisati, o tentano di abbracciare con calore in segno di ringraziamento. Si rinnova l’invito alla popolazione a segnalare celermente questi comportamenti sospetti contattando la Centrale operativa della Polizia cantonale allo 0848 25 55 55.
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