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Borghi: in Svizzera nessuna chiusura dei confini

“Ho contattato le competenti autorità ticinesi, che mi hanno assicurato come non ci sia nessuna volontà da parte elvetica di provvedere in tal senso”

“Stamattina sono stato contattato telefonicamente da alcuni cittadini che, legittimamente preoccupati, mi hanno manifestato il timore di una possibile chiusura delle frontiere tra Svizzera e Italia, anche alla luce delle decisioni assunte dall’Austria (che mi risulta siano in modificazione almeno per quanto attiene ai lavoratori frontalieri tra Austria e Italia e viceversa)”. così l’onorevole ossolano Enrico Borghi.

“Ho contattato -prosegue- le competenti autorità ticinesi, che mi hanno assicurato come non ci sia nessuna volontà da parte elvetica di provvedere ad una misura in tal senso, ma si è provveduto esclusivamente alla chiusura di 9 valichi minori per convogliare il flusso veicolare sui valichi maggiori e qui adottare un controllo più capillare. Ovviamente ciò ha comportato un aumento del traffico, e alcuni disagi, ma ribadisco che non è prevista nessuna chiusura dei confini, anche perché i lavoratori italiani in Svizzera assicurano il funzionamento di filiere essenziali come ad esempio quella sanitaria” conclude Enrico Borghi.

Pubblicato il 11 Marzo 2020
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