Borghi: in Svizzera nessuna chiusura dei confini
“Ho contattato le competenti autorità ticinesi, che mi hanno assicurato come non ci sia nessuna volontà da parte elvetica di provvedere in tal senso”
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“Stamattina sono stato contattato telefonicamente da alcuni cittadini che, legittimamente preoccupati, mi hanno manifestato il timore di una possibile chiusura delle frontiere tra Svizzera e Italia, anche alla luce delle decisioni assunte dall’Austria (che mi risulta siano in modificazione almeno per quanto attiene ai lavoratori frontalieri tra Austria e Italia e viceversa)”. così l’onorevole ossolano Enrico Borghi.
“Ho contattato -prosegue- le competenti autorità ticinesi, che mi hanno assicurato come non ci sia nessuna volontà da parte elvetica di provvedere ad una misura in tal senso, ma si è provveduto esclusivamente alla chiusura di 9 valichi minori per convogliare il flusso veicolare sui valichi maggiori e qui adottare un controllo più capillare. Ovviamente ciò ha comportato un aumento del traffico, e alcuni disagi, ma ribadisco che non è prevista nessuna chiusura dei confini, anche perché i lavoratori italiani in Svizzera assicurano il funzionamento di filiere essenziali come ad esempio quella sanitaria” conclude Enrico Borghi.
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