In Canton Ticino nuove misure dal 20 al 26 aprile
In Ticino è stata prolungata la finestra di crisi fino alla fine della prossima settimana. E' quanto annunciato nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 aprile, dalle autorità cantonali
In Ticino è stata prolungata la finestra di crisi fino alla fine della prossima settimana. E’ quanto annunciato nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 aprile, dalle autorità cantonali del Canton Ticino nel corso della quotidiana conferenza stampa di aggiornamento.
Oltre alle limitazioni previste dall’art. 6 dell’ordinanza2COVID-19, sono state emanate ulteriori disposizioni che resteranno in vigore dal 20 al 26 aprile.
Tutte le strutture turistiche ricettive rimangono chiuse ad eccezione degli alberghi che dispongono di un’autorizzazione alla gerenza per un numero superiore a 50persone e dei campeggi, che possono continuare, come attualmente, ad esercitare solo per accogliere personale legato alle attività inerenti alla gestione dell’emergenza a patto di non accogliere contemporaneamente più di 50 persone (personale incluso), e che dovranno garantire le norme igieniche accresciute e di distanza sociale fra ogni avventore, sia seduto sia n piedi. Tali strutture dovranno limitare l’eventuale servizio ristorazione all’interno della propria struttura ed esclusivamente per i propri ospiti e non aprire il bar e altri servizi quali aree fitness, spa, ecc.
Le attività di cantiere restano sospese. Nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale sono permesse: attività sui cantieri all’aria aperta o al coperto, svolte da 10 o meno persone oppure attività di lavorazione ed estrazione della pietra naturale svolte da 10 o meno persone. La direzione lavori e, in assenza di essa, la committenza vigilano sul rispetto del numero delle persone presenti e unitamente alle aziende sul rispetto delle raccomandazioni dell’Ufficio federale della salute pubblica, segnatamente le norme igieniche accresciute e di distanza sociale.
Lo Stato maggiore di condotta cantonale può concedere deroghe nel caso in cui esista un’urgenza o preminente interesse pubblico.
Fatte salve le industrie della filiera socio-sanitaria, chimico-farmaceutica, medicale e alimentare, le altre industrie che intendono impiegare contemporaneamente oltre il 50% del personale attivo a regime ordinario devono, se superano i 10 dipendenti impiegati contemporaneamente, devono chiedere un’autorizzazione allo Stato maggiore di condotta cantonale per attività non procrastinabili o di interesse pubblico.
Qui il testo dell’ordinanza cantonale
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.