Salario minimo cantonale, aziende ticinesi ricorrono in tribunale
Ad imporre la legge è stato il successo dell’iniziativa popolare dei Verdi nel giugno 2015
S’allungano i tempi di entrata in vigore della legge sul salario minimo cantonale che fissa una paga oraria tra i 19,75 e i 20,25 franchi svizzeri stabilita dalla legge approvata dal Gran Consiglio l’11 dicembre 2019. Una decina di ditte del Mendrisiotto ha incaricato due avvocati di ricorrere al tribunale federale di Losanna. Ma ad esse potrebbero aggiungersene altre anche da altre regioni ticinesi perché i termini per la presentazione dei ricorsi sono stati prorogati a causa dell’emergenza covid 19.
Il salario minimo, una volta diventato vincolante, impedirebbe ai datori di lavoro di praticare il dumping salariale che favorisce oggettivamente i frontalieri residenti nelle province italiane di confine, dove il costo della vita è inferiore a quello d’oltreconfine.
Ad imporre la legge sul salario minimo è stato il successo dell’iniziativa popolare dei Verdi nel giugno 2015, dopo che una analoga iniziativa a livello svizzero era stata bocciata. Il varo del provvedimento però è slittato fino al dicembre scorso. Ora, in attesa dell’esame del ricorso, i tempi s’allungano ulteriormente.
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