Lega dei ticinesi: interrompere il rilascio di nuovi permessi ai frontalieri
“La sicurezza sanitaria e il buon funzionamento della nostra economia non possono dipendere da uno stato estero”
Interrompere il rilascio di nuovi permessi di tipo G, quelli rilasciati ai lavoratori frontalieri. Lo chiede nella mozione presentata al Gran Consiglio la deputata della Lega dei Ticinesi Sabrina Aidi che la firma a nome e per conto dell’intero gruppo del movimento al parlamento di cantonale.
“L’attuale situazione legata alla pandemia di Covid 19 – questa la motivazione – ha avuto il pregio di mostrare a chiare lettere come un sistema economico che si basa su un numero così elevato di frontalieri sia un sistema fragile sotto più punti di vista”.
“La sicurezza interna, in primis quella sanitaria – prosegue la deputata-, e il buon funzionamento della nostra economia non possono dipendere da uno stato estero. Situazione che non ha permesso di chiudere le frontiere come fatto in altri paesi ma ci ha costretti a mantenere la libera circolazione con una nazione che aveva già decretato zone rosse e presentava una situazione sanitaria allarmante”.
Lo stop ai nuovi permessi, conclude la deputata, dovrebbe essere abbastanza lungo “da permettere il ricollocamento di tutti i disoccupati ticinesi”. Eventuali deroghe dovrebbero essere concesse solo in caso di comprovata impossibilità del datore di lavoro di poter assumere mano d’opera locale.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.