Allevatori di ovini della Valmaggia e della val Verzasca in apprensione per la presenza dei lupi. L’ultimo avvistamento, nei giorni scorsi, è di un esemplare tra le valli di Cocco e Serenello (Valmaggia). A segnalarlo è Armando Donati, presidente dell’Associazione per un territorio senza grandi predatori (AT senza GP).

Donati ha riferito ai media d’oltreconfine d’aver ricevuto la telefonata da un altro allevatore proprio mentre con 50 capi (27percore e 23 agnelli stava raggiungendo la valle di Tomé, confinante con la val di Cocco. Il 2 e 3 marzo, analogo allarme, era stato lanciato dagli allevatori, una ventina, della valle Verzasca, insieme ai quali aveva firmato una lettera all’ufficio cantonale Caccia e Pesca segnalando il problema. Gli avvistamenti documentati nelle scorse settimane hanno alimentato la preoccupazione.

“Se l’autorità non si muove – questa la preoccupazione di Donati – il grosso rischio è che qualcuno si faccia giustizia da solo. L’eventualità mi spaventa perché sono da sempre per la legalità. Ma la situazione è di una tale gravità che gli allevatori sono alla disperazione”.

Recinzioni e cani a protezione del gregge si sono rivelati insufficienti senza la presenza del pastore. Gli abbattimenti sono consentiti solo se vengono uccisi 25 capi in un mese,o 35 in 4 mesi ma solo quando è documentata la presenza del lupo. L’ultimo avvistamento, secondo l’ufficio Caccia e pesca cui sono state inviate le immagini, non sarebbe di un lupo bensì di una volpe.