PIL svizzero subirà una contrazione annua dell’8,2%
L’ateneo di Losanna stima che potrà essere recuperata in 5-6 anni. Pesanti conseguenze sull'occupazione
Si profilano tinte fosche e pesante contrazione per l’economia elvetica nel 2020. Il CREA (Istituto di economia applicata dell’Università di Losanna) prevede che il prodotto interno lordo svizzero scenderà dell’8,2% rispetto all’anno precedente.
L’Università di Losanna prevede pesanti conseguenze sull’impiego con una crescita esponenziale della disoccupazione, che passerà dal 2,3% del 2019, al 4,9% del 2020 per assestarsi poi al 5,4% nel 2021.L’evoluzione positiva registrata a fine 2019 è stata annientata dall’epidemia di coronavirus, che ha provocato il quasi totale arresto dell’economia elvetica.
Gli specialisti dell’ateneo di Losanna stimano che la contrazione del 2020 potrà essere recuperata in 5-6 anni. Il crollo delle attività economiche di questi mesi avrà un inevitabile effetto sul mercato del lavoro.
Nettamente meno negativa la previsione elaborata dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico Federale di Zurigo (KOF), che punta su una perdita del 5,5% del Pil.
La crisi elvetica si farà certamente sentire anche nell’ambito dei lavoratori frontalieri specialmente nelle attività legate al settore turistico.
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