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Estati con la canicola e temporali sempre più intensi. Gli scenari climatici che ci toccano da vicino

Uno studio di MeteoSvizzera su una regione prossima al nostro territorio, il Canton Ticino, illustra gli effetti del cambiamento climatico. Diverse le ricadute: dalla gestione delle estati torride a quella delle emergenze legate al maltempo

Dopo la tempesta

Estati sempre più calde e asciutte, meno neve d’inverno ma di contro, molti più eventi di maltempo caratterizzati da piogge forti e intense. Cosa dobbiamo aspettarci dal cambiamento climatico per quanto riguarda il luogo in cui viviamo è la domanda all’ordine del giorno.

Alcune settimane fa, a Varese, il climatologo Luca Mercalli aveva ricordato i rischi dell’emergenza climatica: conseguenze più o meno drammatiche in base alle azioni che si sceglierà di adottare per farne fronte. Una serie di scenari ben documentati su come il clima potrebbe cambiare nei prossimi 30-70 anni, in base ai provvedimenti di protezione climatica che saranno adottati, arriva da uno studio diffuso in questi giorni dall’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera.

Un’analisi accurata che non solo prende in considerazione il territorio della Confederazione elvetica nel suo complesso ma anche quello dei singoli Cantoni, tra cui il Ticino (qui l’atlante interattivo), che per vicinanza e affinità e caratteristiche può rappresentare un punto di riferimento importante anche per quello che potrebbe accadere nei territori italiani di confine, tra cui Varesotto, Comasco e Verbano Cusio Ossola. 

L’aumento delle forti piogge, ad esempio, porterebbe a una serie di conseguenze per la gestione delle emergenze legate alle ondate di maltempo e ai fenomeni estremi: “In futuro – si legge nell’analisi cantonale riferita al Ticino – gli eventi con precipitazioni intense saranno verosimilmente più frequenti e anche l’intensità delle precipitazioni aumenterà rispetto a oggi. Questo in tutte le stagioni, ma soprattutto in inverno. Anche gli eventi estremi rari, come le precipitazioni che si verificano una sola volta ogni 100 anni, saranno decisamente più intensi”.

Qui l’analisi del cambiamento climatico in tutti i cantoni svizzeri

Anche l’aumento delle temperature avrebbe risvolti negativi: “Le massime aumenteranno in modo ancora più marcato delle temperature medie. Le ondate di caldo come pure i giorni e le notti molto caldi diventeranno più frequenti ed estremi. Lo stress da caldo sarà particolarmente presente nelle regioni urbane densamente popolate alle basse quote”.

“Gli scenari – prosegue il documento – forniscono la visione fino ad oggi più accurata del futuro climatico del nostro Paese. Essi combinano simulazioni di modelli climatici all’avanguardia con osservazioni di tendenze osservate nel passato e descrivono come il nostro clima potrebbe cambiare entro la metà di questo secolo e oltre. «Estati asciutte», «forti piogge», «sempre più giornate canicolari» e «inverni poveri di neve» sono conseguenze prevedibili del cambiamento climatico in Svizzera se le emissioni continueranno in modo incontrollato (scenario di emissioni RCP8.5, nessuna protezione del clima). Attuando misure di protezione del clima a livello mondiale per limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 2 gradi sopra i livelli preindustriali (scenario di emissioni RCP2.6, protezione coerente del clima), l’ampiezza dei cambiamenti climatici potrebbe essere dimezzata entro la metà del secolo e ridotta di circa due terzi entro la fine del secolo, rispetto a quello che invece avverrà senza provvedimenti di protezione del clima”.

Le analisi delle serie storiche delle misure prese in considerazione nello studio «indicano chiaramente che il cambiamento climatico è già in atto in tutta la Svizzera così come nel Canton Ticino. Negli ultimi 150 anni in Svizzera la temperatura media è aumentata di circa 2 °C e le precipitazioni intense sono diventate più frequenti e più forti. Cambiamenti simili sono stati osservati anche nel Canton Ticino. È molto probabile che le emissioni di gas serra provocate dall’uomo siano la causa principale del riscaldamento osservato. Il cambiamento climatico già osservato in passato continuerà anche in futuro sia a livello svizzero che a livello del Canton Ticino. Oltre ad un riscaldamento ulteriore, le conseguenze di un cambiamento climatico incontrollato includono estati asciutte più frequenti, piogge più intense, sempre più giornate canicolari e più inverni poveri di neve».

«Quanto intensi saranno questi cambiamenti futuri – conclude l’analisi – è ancora nelle nostre mani: la loro entità è fortemente legata alle misure globali di protezione del clima e ad una riduzione significativa delle emissioni di gas serra. Con una protezione del clima coerente con l’obiettivo dei due gradi dell’Accordo di Parigi (RCP2.6), l’ampiezza dei cambiamenti climatici potrebbe essere dimezzata entro la metà del secolo e ridotta di circa due terzi entro la fine del secolo, rispetto a quello che invece avverrà senza provvedimenti di protezione del clima».

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Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
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Pubblicato il 17 Novembre 2021
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