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Nelle scuole di Locarno un sensore avvisa quando è ora di aprire le finestre

Nelle scorse settimane si è completata la posa dei sensori sviluppati da un’azienda svizzera che vede tra i suoi fondatori due giovani locarnesi

scuola pixabay

Una tecnologia in classe che monitora la qualità dell’aria mentre i bambini sono a scuola. A Locarno, in Canton Ticino, è realtà: il Municipio ticinese, ha deciso di munire tutte le aule delle scuole comunali di sensori che registrano tra i vari elementi, anche il tenore di CO2 contenuto nell’aria.

“La pandemia ha accelerato il processo di consapevolezza sull’importanza della qualità dell’aria degli spazi chiusi – spiega il comune in una nota -. Con un semplice strumento che agisce visivamente come un semaforo, segnala otticamente la necessità di ventilare gli spazi”. Dopo aver partecipato ad un progetto Interreg (QUAES – Qualità dell’Aria degli Edifici Scolastici) che ha coinvolto diversi Comuni ticinesi e italiani, il Municipio di Locarno ha deciso di mettere l’accento sul monitoraggio della qualità dell’aria all’interno di tutte le aule scolastiche. Nelle scorse settimane si è completata la posa dei sensori sviluppati da un’azienda svizzera che vede tra i suoi fondatori due giovani locarnesi.

Questi sensori registrano diversi parametri, tra cui il CO2 in parti per milione (ppm) presenti nell’aria. Il CO2 è uno dei maggiori responsabili del peggioramento della qualità dell’aria e provoca, oltre ad altre conseguenze, un abbassamento del livello di attenzione dei bambini chiamati a seguire le lezioni. Il concetto è semplice e funziona come un semaforo. Il sensore è illuminato di verde quando il quantitativo di CO2 è al di sotto di 1’000 ppm, si tramuta in giallo superata questa soglia fino ai 1’500 ppm e se quest’ulteriore limite venisse oltrepassato, si illumina di rosso segnalando la necessità di ventilare per qualche minuto l’aula.

Il responsabile dell’Ufficio Energia: “Si è ritenuto importante mettere al centro la salute dei nostri bambini e docenti e questo strumento è un valore aggiunto. Un mezzo attivo per permettere di reagire in tempi brevi ad una situazione di discomfort. Non è nostra intenzione creare inutili allarmismi, dato che degli effetti nocivi si registrano con un contatto prolungato ad un tenore superiore alle 2’000 ppm di CO2, ma piuttosto intendiamo attuare un’opera di prevenzione e di sensibilizzazione, volta appunto alla salvaguardia della qualità dell’ambiente di vita negli spazi destinati all’educazione dei nostri bambini.”

Questo monitoraggio permette anche di far emergere l’esigenza di ventilare convenientemente gli spazi al chiuso che utilizziamo per studiare, lavorare e vivere. La tecnica in questi ultimi decenni ci viene in aiuto e definisce degli standard qualitativi per affrontare in modo corretto questi aspetti. La Città di Locarno è sensibile a questi temi e si è già dimostrata precorritrice in ambito di edilizia scolastica, realizzando nel 2011 l’ampliamento della sede dei Monti con uno standard Minergie ed edificando nel 2016 una delle prime sedi nel Cantone di scuola dell’infanzia Minergie-P nel quartiere delle Gerre di Sotto. Quest’attenzione e volontà di mettere a disposizione spazi di qualità proseguirà con convinzione ed impegno.

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Pubblicato il 24 Gennaio 2022
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