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A camminare con il prof Biondillo per scoprire il “Ticino vista mare”

Un itinerario a passo lento per gli studenti dell'Accademia di Mendrisio, accompagnati da Gianni Biondillo e Donato Anchora. "Tra due strade scegliete quella che non conoscete"

piano di Magadino - foto: Città di Locarno

Guardare il mondo con occhi nuovi ha il potere di ribaltare anche le certezze popolari. Lasciando la strada vecchia per la nuova, ci si può ritrovare dunque, a dispetto dei modi di dire più inflazionati, a riscoprire la bellezza dell’esplorazione. E per farlo non è necessario andare lontano ma rallentare, scegliendo di muoversi a piedi (Foto in alto, dal sito della Città di Locarno) 

Per Gianni Biondillo, celebre scrittore, architetto e docente all’accademia di Architettura di Mendrisio, l’esercizio di piscogeografia che tutti possono fare è proprio questo: «Uscire di casa a camminare ed evitare di scegliere la strada più breve ma percorrere quella più interessante che probabilmente è anche quella che non conosciamo ancora». A questo tema, e più in generale alla materia della psicogeografia, Biondillo ha dedicato il suo libro “Sentieri Metropolitani“, (edito da Bollati Boringhieri) pubblicato nel 2022. Per “psicogeografia” si intende quella “pratica transdisciplinare che indaga il territorio attraversandolo rigorosamente a piedi, con una modalità di approccio lento”.

Nell’immaginario collettivo il tema del cammino si lega spesso al significato spirituale o all’ambito turistico, in particolare al turismo “di prossimità” che, complice anche gli effetti delle restrizioni delle prime ondate pandemiche, ha conosciuto nel nostro paese una nuova primavera. In questo caso però, il cammino, unito alla narrazione, è una modalità che permette di acquisire maggiore consapevolezza del paesaggio, anche quello che ci appare più scontato o che si dà per conosciuto.

Una consapevolezza che diventa fondamentale per i futuri professionisti che, nel breve periodo, saranno chiamati a ridisegnare, valorizzare o ridefinire gli stessi luoghi. Per questa ragione, come da alcuni anni a questa parte, il prossimo 13 maggio, nell’ambito del laboratorio di psicogeografia dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, i professori Gianni Biondillo e Donato Anchora accompagneranno un gruppo di studenti in un itinerario alla scoperta del territorio. Il luogo scelto sarà la città di Locarno, “il Ticino vista mare”, la regione più mediterranea della Confederazione.

locarno centro

«Il piano di Magadino – spiegano i docenti nella presentazione dell’iniziativa – è una straordinaria opera di bonifica agraria che ha modificato e ridisegnato il paesaggio del sopra Ceneri facendolo diventare il granaio della Svizzera. I borghi, già attestati fin dal medioevo, devono il loro insediamento a “mezzacosta” a ragioni di igiene ambientale, per evitare i miasmi della palude. Dopo le trasformazioni fra il XIX e il XX secolo, il paesaggio mutato trasforma quegli insediamenti in luoghi ameni, rivolti verso sud, abbacinati di un sole quasi mediterraneo, perfetti per l’edificazione di case unifamiliari spesso progettate da architetti di vaglia. In questa realtà, anche contradditoria, gli studenti che si stanno formando all’Accademia di Mendrisio conosceranno la peculiarità di un territorio ricco di storia, memoria, economia, turismo, architettura».

Lungo il percorso esperti, tecnici e narratori racconteranno agli studenti i punti d’interesse che stanno attraversando. «L’approccio psicogeografico – sottolinea Biondillo – permette di entrare in relazione con il paesaggio. Non esiste infatti un unico paesaggio ma esistono le mille interpretazioni che si fanno del territorio: il territorio è urbanistica ed economia, è memoria ma è anche fatto di poesia e arte». Avere la guida giusta è infine il valore aggiunto: “Lo sguardo dello scrittore sul territorio – scriveva lo stesso Biondillo in “Metropoli per principianti” (Guanda, 2008) – è uno sguardo che, spesso, restituisce dignità al marginale, all’escluso. Gli ridona senso, crea mito attorno a dinamiche sociali e urbane impensabili, non prospettabili a priori”. Conoscere il territorio è il primo passo per prendersene cura, osservarlo in tutte le sue sfumature può aiutare a farlo con responsabilità.

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Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
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Pubblicato il 08 Maggio 2023
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