Arriva la tassa di soggiorno, ecco come funzionerà
Il funzionamento delle tariffe spiegato dal vicesindaco Edoardo Favaron
Con il via libera in consiglio comunale del 18 febbraio è entrata in vigore la nuova tassa di soggiorno di Sesto Calende. Si tratta di una novità per quanto riguarda il turismo nella città sul Ticino, anche se, come ammesso dall’ex primo cittadino Marco Colombo, ora consigliere nell’amministrazione guidata dal sindaco Buzzi, un primo tentativo di introduzione era già stato pensato nel 2012 per essere però rimandato soltanto ad adesso, con «la città è pronta a crescere ulteriormente».
A spiegare il funzionamento delle tariffe è stato il vicesindaco Edoardo Favaron, assessore delegato alla cultura, al turismo e al commercio.
Per quanto gli alberghi la tariffa sarà di 3€ al giorno per persona negli alloggi a cinque stelle, scende a 2,50€ per i quattro stelle, 2€ i tre stelle e 1,50€ i due stelle. Suddivisione invece “fino a tre stelle” e oltre a tre stelle per i campeggi: 1€ per campeggi oltre le tre stelle e 0,50€ per campeggi fino a tre stelle. Infine per Bed and Breakfast, case e appartamenti, affitta camere, case per ferie la tariffa è di 1,50€ al giorno per persona mentre di 1€ per locazione breve e altri casi.
«Oggi il turismo è molto variegato e Sesto Calende può vantare quattro alberghi, alcuni di questi di eccelso valore grazie ai loro titolari, due campeggi che ospitano turisti dal tutto mondo (il 72,5% dei turisti a Sesto Calende sono stranieri, ndr), tre foresterie lombarde nate di recente, dodici Bed and Breakfast e infine quindici tra case e appartamenti vacanze, vero fenomeno turistico di questo periodo. Tutto questo senza contare i cantieri nautici e i 7km di costa tra lago e fiume. Non è vero dunque che Sesto Calende non è una città turistica – ha aggiunto il vicesindaco Favaron -, anzi i dati dimostrano che questa è una delle zone preferite dai turisti del Nord-europa, come i paesi scandinavi. L’Osservatorio della Banca d’Italia, presentato nel 2019, certifica a chiare lettere che non esiste più “la sponda magra del Lago Maggiore”; dal 2016 al 2018 i pernottamenti della sponda lombarda sono passati da 600mila a quasi a 2 milioni. L’imposta di soggiorno è già applicata da 4000 dei 8500 comuni italiani e tutti i comuni lombardi sono turisticamente adeguati,a differenza di altri».
Come spiegato dall’assessore al bilancio Angela Menin l’introduzione della tassa di soggiorno, il cui gettito stimato è 75mila euro, darà la disponibilità all’ente di incrementare di 9mila euro le spese per il turismo. «39mila euro dell’imposta vanno a finanziare le attività di questo settore, – spiega Menin -, liberando risorse per altre esigenza di spese corrente e restando così da finanziare per interventi nel campo del turismo 25mila e cinquecento euro. I restanti 36mila euro finanziano invece parte dell’aumento delle spese di arredamento urbano, manutenzione e segnaletica turistica».
(in alto: Sesto Calende nella foto di Giovanna Maffioli)
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