Ranco, una piccola perla sul Verbano tra lago, arte e natura
In venti tappe il museo diffuso comunale porta alla scoperta di alcuni luoghi particolarmente significativi: dal Sass Cavalasc ai dipinti devozionali, dalla chiesa al parco della Quassa
Un itinerario tra arte, storia, tradizioni e natura. Dopo l’esperienza angerese, il museo diffuso arriva anche a Ranco, grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale. Venti le tappe che permettono di scoprire il patrimonio del piccolo paese sul Verbano partendo dal centro storico.
Punto di partenza è il vecchio palazzo comunale che ospitò, oltre agli uffici, anche la scuola elementare, che alla fine dell’800 contava 112 alunni gestiti tutti da un’unica maestra. Insegnò qui tra il 1940 e il 1941 anche Gianni Rodari. Si prosegue poi con la chiesa parrocchiale, alcuni scorci del centro storico e le diverse cappelle devozionali che conservano alcune testimonianze artistiche molto interessanti.
È il caso, ad esempio della Madonna del Latte, affresco del XVI secolo sulla facciata di Casa Marzorati. Il dipinto mostra Maria mentre allatta Cristo infante e alle sue spalle è San Giuseppe. Il culto della Madonna del Latte è molto diffuso nel territorio e deriva forse da antiche devozioni pagane.
Tra le tappe più legate alla tradizione locale c’è quella che porta a scoprire la pescicoltura, la storica stazione per l’incremento e lo sviluppo del patrimonio ittico del Lago Maggiore.
Sono diverse inoltre le cascine che è possibile incontrare lungo il percorso del museo diffuso. Itinerario che non poteva che terminare nella natura: tra i sentieri e il verde del Bosco della Quassa e alla spiaggia del Sass Cavalasc, masso erratico che rappresenta un vero e proprio monumento naturale regionale.
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