Effetto coronavirus, le considerazioni del presidente del Distretto turistico dei laghi
Vincenzi di Federalberghi Vco: “È necessario un intervento urgente, in soccorso alle imprese dell’intero territorio nazionale. I nostri uffici naturalmente restano aperti e a disposizione”
L’impatto del coronavirus comincia a farsi sentire pesantemente anche sull’economia del nostro paese, in particolar modo sul turismo italiano, che genera circa il 12% del Pil nazionale: ne fanno parte circa 16 mila esercizi ricettivi e 12 mila agenzie di viaggio.
L’attuale situazione preoccupa tutto il settore, specie in un periodo alle porte dell’avvio della stagione. La cronaca parla chiaro: siamo il terzo Paese al mondo per numero di contagi e gli altri Paesi esteri sconsigliano vivamente ai loro cittadini di recarsi in Italia.
A questo si aggiunge il divieto delle gite scolastiche e la cancellazione di eventi e manifestazioni pubbliche nella nostra Regione e in quelle più colpite. Naturalmente tutte attività strettamente collegate al turismo.
I risultati sono facilmente intuibili: pioggia di disdette e mancate prenotazioni nel Vco che rischiano di compromettere seriamente l’andamento della stagione estiva. Inoltre questa emergenza presenta ricadute in tutti gli ambiti.
La psicosi, inutile dirlo, gioca un ruolo fondamentale, tanto da recare effetti sempre più concreti. Se a livello nazionale, i vertici hanno definito la situazione attuale “fuori controllo e di una gravità assoluta”, a livello territoriale si é già espresso il Presidente di Federalberghi Vco, Gian Maria Vincenzi. “Il danno a discapito del turismo è evidente. Federalberghi ha chiesto al Governo di adottare provvedimenti per tamponare l’emergenza, sospendendo il pagamento di tasse, contributi e mutui e estendendo l’area d’intervento dei fondi di integrazione salariale. È necessario un intervento urgente, in soccorso alle imprese dell’intero territorio nazionale. I nostri uffici naturalmente restano aperti e a disposizione”.
Abbiamo chiesto anche il parere di Oreste Pastore, Presidente del Distretto Turistico dei Laghi: “La situazione è significativa soprattutto per quanto riguarda il turismo congressuale che é il più imminente e precede l’inizio vero e proprio della stagione. Per quanto riguarda quello individuale, abbiamo già purtroppo, molte disdette. C’è da fare una considerazione importante, che riguarda le indicazioni dettate dagli altri Paesi. Se si consiglia di evitare l’Italia come meta per i propri viaggi, ovvio che la situazione non potrà migliorare. È anche vero che se questa situazione si fosse verificata tra uno o due mesi, sarebbe stato il disastro. Noi come ufficio siamo aperti e seguiamo quelle che sono le indicazioni della Regione Piemonte con cui siamo costantemente in contatto. Auspichiamo di avere notizie più positive a breve”.
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