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Classi virtuali e app per insegnare, le lezioni non si fermano

Prosegue a pieno ritmo la didattica all'Istituto Dalla Chiesa di Sesto Calende. Il funzionamento spiegato dai docenti

scuola coronavirus

Prosegue a pieno ritmo l’attività didattica dell’Istituto Dalla Chiesa di Sesto Calende che, in seguito alla sospensione delle lezioni a causa del Coronavirus, ha organizzato le attività scolastiche attraverso “lezioni a distanza”, rese possibili grazie al supporto della tecnologia e di nuove metodologie come ampiamente suggerito dal MIUR ed in sinergia con le linee adottate da molte scuole della provincia.

Le call conference tra docenti e i questionari di valutazione dei professori confermano infatti che la didattica online è uno strumento utile, da implementare anche in futuro per migliorare e favorire l’apprendimento tra gli studenti.

«Già l’anno scorso il nostro istituto aveva costituito un team digitale – dichiara la responsabile del progetto Monica Colombo -. Si tratta di un gruppo di dieci docenti (Baiamonte, Colombo, Cometti, De Biaggi, Grassi, Mainardi, Michelutti, Prandoni, Sironi, Vaccaro) che si occupano sia delle nuove tecnologie sia dell’innovazione didattica, determinante per l’attività di coordinamento, formazione ed informazione.   All’inizio dell’anno abbiamo così attivato la stesura di un curriculum digitale, ossia una struttura che permette alle classi prime, seconde e terze di tutti gli indirizzi di acquisire le competenze e conoscenze di carattere informatico, con un tutor digitale per ciascuna classe e di potenziare quelle delle classi quarte e quinte. L’emergenza di questi giorni ci ha consentito di appurare le competenze di cui i nostri studenti sono già in possesso e di trasmetterne di nuove. Un vero banco di prova».

Diversi sono i moduli del Dalla Chiesa dedicati didattica online. «Da quest’anno – aggiunge –, abbiamo deciso di entrare nella piattaforma gratuita di GSuite for Education che permette di utilizzare diverse applicazioni fornite da Google. Tramite GSuite abbiamo creato gli account (legati a indirizzi e-mail sotto il dominio dell’Istituto) per consentire l’accesso a studenti e professori».

Molto utili in questi giorni lontani dai banchi di scuola sono state le app “Classroom” e “Meet”, utilizzate da ogni docente per creare delle vere e proprie classi virtuali, a seconda delle materie di studio. «Attraverso “Classroom” si possono condividere materiali digitali di qualsiasi genere come documenti, questionari, presentazioni e video – sottolinea l’animatrice digitale Laura De Biaggi -. Inoltre, si possono anche correggere i lavori svolti dai ragazzi e assegnare delle valutazioni. “Meet”, invece, è l’applicazione per le videolezioni che possono essere anche registrate ed inviate agli studenti impossibilitati a seguire le lezioni live».

Un risultato che è stato molto positivo: «Per il nostro istituto – commenta la Dirigente Elisabetta Rossi – si è trattato sicuramente di un test significativo. Pur essendo una circostanza anomala, abbiamo potuto verificare che per alcune metodologie di lavoro l’apprendimento a distanza ha funzionato. Dopo aver inviato i questionari ai docenti seguiranno quelli per gli studenti che si sono mostrati entusiasti, potendo partecipare alle lezioni utilizzando sia il proprio computer di casa sia il proprio smartphone. Le modalità di apprendimento e di valutazione sono state approvate nel Collegio docenti anche questo effettuato on line.  Ringrazio i docenti per il grande lavoro che stanno pazientemente svolgendo e gli studenti e le famiglie per la costante collaborazione».

«Una volta ripresa l’attività didattica – conclude Colombo -, valorizzeremo queste metodologie per impiegarle in attività di recupero, di potenziamento, di approfondimento o di ripasso in funzione dell’Esame di stato. Tutto questo per noi docenti sta rappresentando una significativa opportunità di aggiornamento, oltre che di insegnamento innovativo per i nostri ragazzi».

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Pubblicato il 11 Marzo 2020
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