“Quando sarà finita lo farò” capita di pensare in questi giorni. Sono ore strane per tutti. Per chi è a casa, da solo o con la famiglia così come per chi vive lontano dagli affetti che forse in questi giorni vorrebbe ancora più vicino.

“Andrà tutto bene” si legge nei disegni dei bambini che in molti hanno deciso di appendere fuori di casa per aiutare a non farsi prendere dallo sconforto (in alto lo striscione coloratissimo dei bimbi del Vecchio Castagno di Angera) . Ai nostri lettori abbiamo chiesto, dalla nostra pagina Facebook, di raccontarci che cosa vorrebbero fare appena questa emergenza sarà passata.

Abbracciare, dal vivo, i propri cari è il desiderio più grande. «Vorrei vedere di nuovo mio figlio e la sua fidanzata insieme (ora a 50 km di distanza..) – scrive Marinella -vederli tornare al lavoro e continuare a costruire la vita insieme che stavano cominciando a progettare». «Sentire che mio figlio dall’altra parte del mondo è finalmente sereno» racconta Tamara. 

In molti ci ricordano il desiderio di tornare ad apprezzare le piccole cose come «una passeggiata in un mercato… In mezzo alla gente, una cena al ristorante andare ancora a messa la domenica». «Una semplice passeggiata sul lungolago, un cono di gelato, una pizza… tutto ciò che prima si dava per scontato… sempre rimandato pensando “tanto lo posso fare settimana prossima”».

“Forse – commenta Katiuscia – questo evento ci porterà a valorizzare di più anche le cose banali. Siamo sempre di corsa, sempre distratti, oggi abbiamo il tempo di pensare, domani di agire. Oggi siamo tutti vulnerabili, domani si apprezzerà di più tutto a prescindere… mancano sono gli abbracci le strette di mano, il contatto“.

Qualcuno avrà un oceano da attraversare: «Vorrei andare a trovare mio figlio e i miei nipoti che vivono in Florida» scrive Graziosa. Dovrà attendere un po’ di tempo ma, ne siamo certi, presto lo farà.

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