Anna e Carmela, sono due nonne pensionate “dalle mille risorse”. Grazie alla loro competenza e abilità sono riuscite a confezionare ben trecento mascherine per il comune di Arona. Originaria di Milano ma residente nella cittadina sul Verbano da molti anni, Anna ha deciso di trasformare la sua casa in un piccolo laboratorio di sartoria per dedicarsi alla realizzazione di mascherine casalinghe lavabili.

«Ho sentito alla radio che cercavano delle volontarie per realizzarle – racconta Anna a VerbanoNews -. E mi sono messa al lavoro». Alla macchina da cucire non ci si improvvisa ma non è questo il caso: «Prima di andare in pensione lavoravo come sarta per importanti marchi di moda milanesi e quindi ho deciso di sfruttare ciò che meglio sapevo fare per rendermi utile in questa emergenza».

Una mascherina dopo l’altra, la produzione è arrivata a contare decine e decine di dispositivi fatti a mano. «Ho dato la mia piena disponibilità e insieme a Carmela, la mia consuocera, abbiamo cercato di dare il nostro cotributo. Per noi è una grande gioia poter aiutare gli altri, lo facciamo con il cuore».

Le “sartine” sono delle volontarie della chiesa evangelica di Arona e del Centro Extra di via Via F.lli Bandiera 17, uno spazio gestito da professionisti e volontari per attività artistiche, musicali, creative ed educative che collabora con il comune. Damaris Caldaralo, responsabile di Extra, ha donato invece parte della stoffa necessaria per la realizzazione delle mascherine create da Anna e Carmela. Ad oggi sono state ben 300 mascherine cucite e distribuite a tutti gli operatori in prima linea e ai cittadini aronesi.

Il Comune distribuisce ai cittadini le mascherine realizzate dalle sarte aronesi