Gianluca Filippini, titolare della Falegnameria Filippini di Coimo, guarda il bicchiere mezzo pieno, nel tracciare una previsione su quel che verrà per la sua attività dopo l’emergenza Coronavirus:

“Tutti i settori saranno interessati, ma penso ci riprenderemo abbastanza velocemente. Tutto dipende da come si risolve l’emergenza sanitaria” afferma. “Siamo a casa e lavoriamo un po’ a rilento perché non riusciamo ad avere sempre i materiali, dato che i fornitori sono fermi, ma per fortuna non abbiamo problemi di mancanza di lavoro. Abbiamo diverse commesse, per il futuro si vedrà: sicuramente punteremo molto sulla pubblicità per diffondere i nostri prodotti”.

Per quanto riguarda le recenti misure prese dal governo in aiuto ai liberi professionisti, il titolare dell’attività vigezzina si dice perplesso: “Sono stati promessi i seicento euro una tantum, che purtroppo equivalgono a un’elemosina per chi non può lavorare; servono altre soluzioni” afferma.

“Pare che si stia navigando a vista, anche per quanto riguarda l’emergenza sanitaria”. La situazione per i lavoratori peggiora con il passare del tempo: “Se questo fermo dovesse prolungarsi, le attività, tra cui anche a la mia, avranno bisogno di liquidità, di accedere facilmente al credito con situazioni vantaggiose” conclude Filippini.