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Yes volunteering, incontro in streaming per il progetto degli operatori sociali europei

Durante il meeting hanno evidenziato come in Italia e nei paesi partner siano nati diversi movimenti di volontariato spontaneo ed organizzato

Si è concluso nei primi giorni di aprile il meeting annunciato tra i rappresentanti dei paesi partner del progetto Erasmus + Partenariato strategico “Yes volunteering”. Operatori sociali da 6 paesi avrebbero dovuto incontrarsi nella città portoghese di Lousada, ma, a causa degli attuali sviluppi dell’emergenza Covid in tutto il mondo, l’incontro transnazionale è stato organizzato in streaming online.

Durante il meeting i partner hanno concordato le fasi successive del progetto e hanno parlato del lavoro svolto fino ad ora, incluse le difficoltà che hanno dovuto affrontare recentemente a causa della situazione attuale.

Non solo i partner del progetto affrontano problemi dovuti alla diffusione del virus, ma tutti i lavoratori che svolgono il loro lavoro in isolamento, e quelli che continuano a lavorare nelle fabbriche e ospedali e in tutte le attività ancora operative.

In questo momento è ancora più importante che tutti collaborino per sostenere le persone più colpite dalla situazione – i malati e gli anziani.

Durante il meeting dedicato al tema del volontariato i partner hanno evidenziato come in Italia e nei paesi partner di Spagna, Portogallo, Austria, Slovenia, Turchia siano nati diversi movimenti di volontariato spontaneo ed organizzato. Diverse sono le esperienze nei paesi partner in cui volontari sono coinvolti nella preparazione di pasti, mascherine, nel supporto in commissioni quotidiane e altre attività che gli anziani, che devono rimanere in isolamento personale, non possono svolgere. Il volontariato e la solidarietà sono ancora più importanti in tempi di crisi, come è stato ripetutamente dimostrato in passato, non solo ora, nell’era del Coronavirus.

Per questo la nostra partnership ha deciso di documentare le esperienze di volontariato che stanno nascendo e sono nate in passato in situazioni di crisi in 6 paesi europei- il volontariato non pianificato che emerge come forma di iniziativa autonoma in risposta alla situazione emergenziale attuale – come una delle buone pratiche del progetto. In Italia, questo tipo di volontariato è ben noto soprattutto in connessione alle catastrofi naturali, come terremoti, alluvioni, ecc. Le esperienze verranno documentare sui canali di comunicazione del progetto e verso la pubblicazione di e book con casi studio.

I partner provenienti da Portogallo, Spagna, Italia, Austria, Turchia e Slovenia si sono salutati nella speranza di rivedersi presto in tempi migliori.
Il prossimo incontro è infatti programmato in Austria nel mese di luglio e tutti sperano di potersi rincontrare di persona.

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Pubblicato il 13 Aprile 2020
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