Zacchera sulla vicenda Erogasmet: “Io nel 2015 non ero sindaco e non ho mai conosciuto queste persone”
L'ex parlamentare, non è indagato, e nelle carte della Procura si parla del 2015 quando non era nemmeno sindaco
“Una vicenda decisamente oscura”. E’ il commento delle scorse ore dell’ex sindaco di Verbania Marco Zacchera sulle indagini, che è bene sottolineare, non riguardano nè il Comune nè l’ex parlamentare verbanese, sugli episodi corruttivi legati all’ex-capo provinciale varesino di Forza Italia Gioacchino Caianiello. Un’indagine che nei mesi scorsi toccò anche il novarese con il coinvolgimento del parlamentare novarese Diego Sozzani e dell’ex Ad di Acqua Novara Vco Andrea Gallina.
“Grazie di avermi mandato questa notizia di cui non sapevo assolutamente nulla. Sono persone che non conosco né mi pare avere mai frequentato” spiega Marzo Zacchera, tirato in ballo tra le righe degli incartamenti dell’indagine della Procura di Milano che indaga su episodi corruttivi vari tra i quali quello che riguarda il vice-presidente della società Erogasmet, Stefano Bolla. Una tangente da 50mila euro che Bolla avrebbe girato a favore di Alberto Bilardo, esponente varesino di Forza Italia, che poi l’avrebbe girata a sua volta a Caianiello. La cifra di 50 mila euro in contanti sarebbe stata consegnata da Bolla a Bilardo all’interno della sede di Assogas a Milano.
“Io non sono mai stato di Forza Italia e dal 2013 non ero più sindaco di Verbania quindi non capisco in che modo avrei mai potuto interloquire con loro o aiutarli verso qualcuno e in quale modo. Aggiungo che nessuno è mai venuto a parlarmi di appalti legati al gas o ad altri servizi pubblici” sottolinea l’ex primo cittadino di Verbania. E proprio nella data riportata dai magistrati, il 2015, sta la stranezza della vicenda. Come sottolineato da Zacchera, lui dal 2013 non era più sindaco di Verbania.
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