Stresa, nelle mani di un avvocato la perizia sul porto turistico
La giunta è in attesa di un parere legale per sapere se le carenze progettuali rilevate consentano d’intentare una causa d’indennizzo
La giunta è in attesa di un parere legale per sapere se le carenze progettuali del porto turistico, bloccato dal 25 marzo 2019 dopo i danni provocati dal vento, rilevate dall’ingegner Davide Poggi consentano al Comune di Stresa d’intentare una causa d’indennizzo. Ne ha informato il consiglio comunale, in chiusura della seduta di ieri, il sindaco Giuseppe Bottini rispondendo all’interpellanza di Alfredo Macrì del Giudice (Uniti per Stresa): “Siamo in attesa del parere richiesto”. “Abbiamo anche informato – ha aggiunto – la Regione Piemonte, committente dell’opera per informarla dell’aumento dei costi che le modifiche consigliate dall’ingegnere richiedono”.
Le cause ipotizzate nella perizia sono due: l’insufficiente permeabilità della diga foranea e l’incapacità delle banchine d’attracco di reggere l’urto del vento nel caso di basso livello del lago come la sera in cui una delle due banchine s’è staccata dal muraglione sul lato del lungolago. La barriera frangiflutti, questa la soluzione consigliata nella perizia, andrebbe rafforzata ai lati. Ma prima di adottare le modifiche richieste dal perito occorre realizzare un modello in scale 1:20 e “testarlo” ricreando in laboratorio le condizioni atmosferiche e il livello dell’acqua del marzo 2019.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.