Verbania, messa in sicurezza di Corso Mameli: presentato il progetto di fattibilità
Marchionini: “L'intervento si inserisce in un progetto di riqualificazione complessiva che prevede la ripavimentazione di piazza Ranzoni, il lungolago di Intra e il nuovo pontile d’attracco”
Allargamento della sede stradale rimovendo gli arbusti che delimitano il posteggio tra piazzale Flaim e la tettoia del vecchio imbarcadero, mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali tra ‘Il libraccio’ e la tettoia, collocare dei semafori per pedoni all’altezza delle strisce in modo da alternare il loro passaggio con i veicoli in transito, soppressione di 4-5 posti auto. Queste le soluzioni previste, nel progetto di fattibilità dell’architetto Vincenzo Curti, per la messa in sicurezza del tratto di corso Mameli tra Piazza Matteotti e la tettoia, presentato nel primo pomeriggio di oggi a palazzo Flaim dal professionista e dal sindaco Silvia Marchionini ai commercianti di Intra. La messa in sicurezza di corso Mameli, ha aggiunto il sindaco, “s’inserisce in un progetto di riqualificazione più complessiva che prevede la ripavimentazione di piazza Ranzoni, il lungolago di Intra e il novo pontile d’attracco per il quale i tecnici hanno individuato il porto. Il lungolago Cavallotti è troppo esposto ai venti”.
Quella del lungolago Cavallotti era la soluzione proposta nel programma elettorale dal candidato sindaco del centrodestra Giandomenico Albertella.
“Il progetto –ha spiegato Curti– mira, da un lato, a creare un percorso di sicurezza per i pedoni, dall’altro ad ‘aprire’ piazza Ranzoni e renderla accessibile dal lungolago e viceversa”.
Sulla precaria sicurezza di corso Mameli nel tratto di cui si occupa il progetto è intervenuto il comandante della polizia municipale, Andrea Cabassa: “Negli ultimi 10 anni ci sono stati 23 incidenti, 10 dei qua dei 350 mila necessari, nella prima fase non verranno realizzati i semafori per i pedoni. Per il resto chiederemo un contributo alla Regione Piemonte. Il pontile d’attracco al porto è già finanziato (90 mila euro, ndr)”.
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