Un tuffo nel passato lungo le sponde Ticino. Sabato 27 giugno ritorna sull’Alzaia Mattea di Sesto Calende il “Sextum Mercatum”, il mercatino per tutti gli appassionati di antiquariato, modernariato e vintage. Un nome non casuale, quello scelto dalla Pro Sesto Calende, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il locale Gruppo Commercianti e Artigiani, ConfCommercio Gallarate Malpensa e con il Patrocinio della Amministrazione Comunale.

 Sextum Mercatum è infatti lo storico nome, prima di diventare Sextum Kalendarum, della località sul fiume Ticino durante l’alto medioevo, un “toponimo” dato dalla posizione strategica che, fin dall’antichità, favorisce il commercio e gli scambi mercantili. Un nome che allo stesso tempo porta alla memoria anche il Mercatino, tra i più popolari della Provincia di Varese, che fino a una decina di anni fa si svolgeva ogni terzo sabato del mese sotto la guida dello storico presidente della Pro Loco Romano Maraffini.

Tanta voglia e grandi aspettative dunque per l’atteso ritorno del mercatino, con l’appuntamento fissato per sabato 27, quando, a partire dalle 7, la magia del passato e del gusto per gli oggetti d’antiquariato torneranno sul lungofiume sestese. Una giornata in cui appassionati e semplici curiosi potranno trovare “andare a caccia” di tesori nascosti e autentici oggetti d’arte o, più semplice, riscoprire il fascino delle cose d’un tempo, nella suggestiva cornice di Piazza Guarana e dell’Alzaia Mattea.

L’organizzazione tecnica di Sextum Mercatum è affidata all’Associazione La Nuova Idea, attiva a partire dagli Anni 2000 e non nuova alla organizzazione di questi appuntamenti come quelli organizzati in passato tra Cannobio, Arona, Angera e Stresa. Dalle ceramiche di fine 800 ed inizio 900, ai vinili, al modellismo ed oggettistica varia, saranno 25 gli espositori presenti al primo di questi nuovi appuntamenti sestesi, che verranno replicati il 25 luglio, 22 agosto e 5 settembre.

«A due passi dal Fiume – spiegano gli organizzatori – ci faremo cullare dal fascino del passato alla ricerca di quelle ‘cose’ che hanno alle spalle una storia fatta di piccoli gesti quotidiani, di tradizioni e anche di leggende».