Il giro del Lago Maggiore a piedi: l’avventura di quattro ragazzi
Una vacanza alternativa, ma anche l'inizio di un progetto ambizioso di valorizzazione del turismo sostenibile lungo le due sponde del Verbano
A volte una bella avventura può nascondersi appena dietro l’angolo, e per scoprirla basta cambiare prospettiva. Caterina Salvo e Aurora Mercatali (due ragazze rispettivamente di Ranco e Lesa) ne erano convinte fin dall’inizio, e insieme ai loro compagni Simone Foscarini e Daniele Verga hanno percorso a piedi tutto il perimetro del Lago Maggiore. Una vacanza alternativa e amica dell’ambiente, che ha segnato il primo passo del progetto “tracciaminima“: un’iniziativa ambiziosa volta alla valorizzazione dei sentieri percorsi dai quattro giovani nel corso del loro itinerario.
«Tutto – racconta Caterina Salvo – è iniziato durante la quarantena. Sono un’appassionata di cammini, ne ho già affrontati diversi, e proprio mentre non si poteva uscire di casa ho iniziato a studiare nuovi itinerari da percorrere non appena fosse stato di nuovo possibile. Alla fine abbiamo deciso di compiere insieme il giro di tutto il Lago Maggiore».
E così, la mattina del 5 agosto, i quattro ragazzi si sono ritrovati a Sesto Calende, zaino in spalla, pronti a iniziare il loro cammino. «Il viaggio – spiega Caterina – è durato undici giorni. Ci siamo mossi in senso orario, così da attraversare prima il Piemonte, poi la Svizzera e infine ritornare a Sesto Calende dopo un totale di dieci tappe. È stata un’esperienza molto bella. Ogni giorno camminavamo per circa 20 chilometri, mentre di notte ci fermavamo nei campeggi per dormire in tenda. Abbiamo cercato di mantenerci il più lontano possibile dalla strada litoranea, sia per evitare il traffico, sia per scoprire sentieri e località meno conosciute».
Con l’arrivo a Sesto Calende, il giorno di Ferragosto il viaggio dei quattro ragazzi si è concluso, così come la prima parte del loro progetto. «La seconda fase – afferma Caterina – avrà come obiettivo rendere il tracciato che abbiamo percorso accessibile a tutti in modo libero e gratuito. Tutto questo ci piacerebbe che venisse accompagnato da un coinvolgimento sempre crescente da parte delle comunità che abitano i territori attraversati».
«Per questo motivo – aggiunge Caterina – inaugureremo una campagna social con l’hashtag #comelochiameresti? per riflettere insieme a chi ci segue e abita i territori del lago sull’identità del cammino. Tracciaminima proporrà degli spunti tematici che guardano al lago come unico soggetto. L’obiettivo è quello di disegnare delle traiettorie tra le sponde, in modo da mettere in dialogo le realtà che già si occupano di valorizzare e promuovere il lago a livello locale».
Costruire una rete che metta in collegamento le diverse realtà che si occupano di cammini ed escursioni su entrambe le sponde del Verbano è sicuramente un progetto che punta in alto, ma i quattro ragazzi di “tracciaminima” sono riusciti a ottenere i primi risultati già durante il viaggio. «Nel corso del nostro tragitto – racconta Caterina – abbiamo dedicato due weekend a un’iniziativa intitolata “Cammina con noi”. In queste occasioni siamo riusciti a conoscere diverse persone impegnate nella valorizzazione del proprio territorio, come la coppia di Itinerarium, e i ragazzi di Ondamaggiore».
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