Insieme per Sesto e Sesto2030: “La scuola merita di più delle problematiche fra la maggioranza”
I gruppi di minoranza si esprimono sulla revoca dell’assessore Grì. Insieme per Sesto: “Scarso senso di responsabilità”. Sesto2030: “Bene comune o giochi di partito?”
«La scuola merita di più delle problematiche interne alla maggioranza». Insieme per Sesto e Sesto2030, i due gruppi di minoranza all’interno del consiglio comunale di Sesto Calende, commentano così, in sintesi, la decisione presa dal sindaco Giovanni Buzzi di revocare l’incarico a Nicolò Grì, fino a ieri, mercoledì 4 novembre, assessore esterno con deleghe a istruzione, sport e comunicazione per la città sulle sponde del Ticino.
“Attendiamo da Buzzi le motivazioni della revoca”
«L’assessorato all’istruzione di Sesto Calende è ostaggio di beghe interne alla maggioranza». Critica in una nota Insieme per Sesto che chiede a Buzzi, espressosi oggi sulla vicenda, di non attendere il prossimo consiglio per fornire le motivazioni dell’esclusione del giovane assessore esterno.
«Attendiamo con trepidazione una spiegazione in consiglio da parte del sindaco – replica invece il comitato Sesto2030 — Fino a prova contraria è la persona che ufficialmente nomina e poi revoca gli assessori, nonostante stando a quando viene riportato la scelta sia stata dell’ex sindaco Colombo».
“Il Bene Comune viene prima dei litigi interni tra la maggioranza”
In una fase così complessa dovuta soprattutto all’aumento di tamponi positivi a Sesto Calende e sul Lago Maggiore, entrambi i gruppi rimproverano all’amministrazione di muoversi pensando più a gli equilibri interni della giunta rispetto al bene comune, con un nuovo assessore, il consigliere Claudia d’Onofrio, che a questo punto dovrà occuparsi della delicata situazione della scuola.
«Al posto di fare squadra – commenta il gruppo di Insieme per Sesto, rappresentato in consiglio da Giancarlo Rossi, Roberto Caielli e Floriana Tollini – i nostri “politici” litigano tra loro con scarso senso di responsabilità verso i bisogni reali dei nostri bambini e ragazzi e delle nostre famiglie, già penalizzati dall’emergenza Covid. La scuola richiede altro: più attenzione, più competenze, più risorse».
«L’unica cosa che ci è chiara – aggiunge Sesto2030 -. È che in un momento così delicato per la nostra cittadina e per la scuola, queste non scelte effettuate per il bene della cittadinanza».
Cariche che fanno discutere
Non si tratta della prima volta che le minoranze si confrontano apertamente con l’amministrazione riguardo le deleghe affidate da Buzzi durante il proprio mandato. La stessa nomina di Grì, al momento dell’insediamento della giunta, fu oggetto di interpellanza da parte di Sesto2030, così come l’istituzione della figura del presidente del consiglio comunale generò un botta e risposta tra il capogruppo della maggioranza Marco Colombo e il consigliere Roberto Caielli.
I consiglieri di Sesto2030 si esprimono perplessi anche sulla scelta di sostituire l’ormai ex giovane assessore con Claudia d’Onofrio, già consigliere comunale nel corso dell’ultimo anno e mezzo: «Non capiamo come sia possibile – chiede Sesto2030 – che l’assessorato sia stato dato ad un consigliere. Se la d’Onofrio aveva le capacità per ricoprire quest’incarico, perché non è stato affidato fin da subito? Se invece queste capacità non le aveva, tanto da ricorrere ad una nomina esterna in consiglio, perché le è stato affidato ora?».
«Vorremmo qualcosa che ci convinca che le persone che siedono in giunta siano nominate per merito e per quello che possono effettivamente fare per la città – sottolinea sempre il comitato guidato da Alessandra Malini e Simone Danzo -. Non per giochi di palazzo, ripicche e opachi accordi politici. Sesto Calende non è una torta da spartire o uno strumento da utilizzare a piacimento per perseguire secondi o per appagare le proprie ambizioni politiche».
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