Covid, Angera piange la scomparsa di un volontario comunale
Nell’ultima diretta il sindaco della cittadina dà la triste notizie. Per la città sul Lago Maggiore si tratta del terzo lutto dopo i due avvenuti questa primavera, i casi positivi sono invece 66
Angera piange la sua terza vittima per coronavirus. A dare la triste notizia è stato questa sera, domenica 8 novembre, il sindaco Alessandro Paladini Molgora nel corso della sua ultima diretta d’aggiornamento riguardo l’emergenza sanitaria:
«Devo purtroppo comunicare un lutto in città – dichiara rammaricato il primo cittadino –. È mancato un uno nostro concittadino, un volontario sempre disponibile che negli anni ha sempre dato un grosso contributo al Comune di Angera. Uno di quei cittadini che non si è mai tirato indietro per la nostra città».
«Il risveglio di stamattina è stato scioccante – scrive in ricordo l’assessore ai servizi sociali Antonio Campagnuolo, persona vicina alla vittima -. Il mio rimpianto ora è di non averti ringraziato a sufficienza per tutto quello che ci hai dato. Da oltre 15 anni, dei quali quasi 7 al mio fianco insieme a tutti gli altri tuoi amici volontari, ti sei speso per la comunità, a sostegno di anziani e disabili. Tutto lo staff del mio Ufficio Servizi Sociali e l’intera Amministrazione Comunale di Angera porgono le più sentite condoglianze alla tua famiglia».
Per la città sul Lago Maggiore si tratta del terzo lutto dopo i due avvenuti questa primavera: «Ad eccezione del primo caso – spiega Molgora -. Anche questa volta si è trattato di una persona sana, colpito da questa devastante sindrome che l’ha portato in rianimazione per lunghi giorni prima di ieri».
Attualmente in città, i cittadini positivi sono 66, tre in meno di ieri, 69, dal momento che ci sono stati cinque guariti, un decesso e tre nuovi casi giornalieri.
Secondo le analisi fatte dal Comune sull’andamento della malattia la suddivisione dei totali positivi di questa seconda ondata, vede in percentuale una prevalenza maschile con 52 casi, mentre le femmine sono 43.
«Le fasce d’età più colpite– commenta Molgora – sono quella dei ragazzi tra i 10 ai 20 anni e poi l’intermedia da 30 ai 60. Un dato che fa capire come le fasce l’età più interessate siano legate alla scuola e le famiglie».
Nel dettaglio delle analisi, Molgora fa notare come ancora una volta i maschi siano prevalenti rispetto alle donne: «Questo fa capire, come ho notato personalmente che i maschi siano meno ligi all’utilizzo della mascherina, soprattutto per quanto riguarda l’età avanzata con molte persone che tendono a portare la mascherina lasciando libero il naso, una delle porte d’ingresso più tipico per il virus».
«Il virus è matematico, segua una logica di replicazione – aggiunge il sindaco -. Non è irrazionale come noi e questo porta alla curva dei decessi a seguire l’andamento esponenziale di una moltiplicazione e di un raddoppio abbastanza frequente in pochi giorni».
Se i casi sembrano diminuire in una “falsa illusione”, mentre l’andamento esponenziale dei decessi rimane invece lo stesso è perché il tracciamento non è più così preciso.
«Nei prossimi giorni – conclude Molgora -. Gli unici due parametri da tenere in considerazione sono i posti letto in terapia intensiva e, purtroppo, i decessi. Già oggi ci stiamo avvicinando drammaticamente alla soglia di letti disponibili, come sta accadendo in alcune regioni. Anche all’Ospedale di Angera è capitato che i medici, in attesa di liberare un posto al pronto soccorso abbiano dovuto visitare un paziente sull’ambulanza».
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