Freddo in classe alle Bassetti di Sesto. Botta e risposta tra genitori e amministrazione
I rappresentanti dei genitori: “Quattro giorni al freddo”. L’assessore D’Onofrio: “Problema del riscaldamento risolto tempestivamente. Forniti tutti i dettagli in una relazione dell’ufficio tecnico”
Alle scuole Bassetti di Sesto Calende il rientro a scuola di lunedì 30 novembre non è stato certamente quello immaginato dagli studenti delle classi seconde e terze, costretti a dover indossare cappotti e giacche a causa delle basse temperature nelle classi.
Quello segnalato dai rappresentati dei genitori negli scorsi giorni è stato un problema adesso fortunatamente risolto, con gli studenti delle scuole secondarie di primo grado nelle condizioni di poter lavorare serenamente in aula.
Tuttavia, non è mancata un “botta e risposta” tra genitori e amministrazione comunale, i quali riportano due versioni differenti riguardo a quanto accaduto tra banchi di scuola e ufficio tecnico.
“Quattro giorni al freddo” La denuncia dei rappresentati dei genitori
L’episodio ha spinto alcuni genitori a “denunciare” la situazione in cui ha versato la scuola al ripristino delle lezioni in presenza: «In classe ragazzi e docenti hanno studiato e lavorato al freddo da lunedì fino a giovedì 3 dicembre, così hanno riferito i ragazzi alle famiglie- commenta Serena Gensini, portavoce dei genitori rappresentanti di classe -. Per questo motivo ci siamo rivolti all’amministrazione comunale apprendendo dall’assessore d’Onofrio che si è trattato di un disguido legato al termostato».
«Non è però la prima volta che a scuola si verificano problemi di riscaldamento e vorremmo che questa situazione venisse portata alla luce. Da parte dell’amministrazione purtroppo non riusciamo ad ottenere risposte soddisfacenti in merito – sottolinea Serena -. Negli anni precedenti, quando la scuola era aperta anche al sabato mattina per i laboratori del progetto Atelier ci sono volute settimane affinché i ragazzi potessero avere l’aula riscaldata».
«Un’altra nostra preoccupazione riguarda il servizio mensa, che non riteniamo soddisfacente: fino ad ottobre (a novembre le lezioni sono state sospese dal DPCM, ndr) i piatti non erano cotti adeguatamente e venivano serviti freddi. Un problema in realtà ben presente da prima che i ragazzi incominciassero a mangiare in classe i “lunch box”, dal momento che non si può più utilizzare la mensa».
L’assessore D’Onofrio: “Problema risolto tempestivamente. Forniti tutti i dettagli in una relazione dell’ufficio tecnico”
Diversa è però la versione data dall’amministrazione comunale: «Gli orari di accensione e spegnimento sono automatizzati e programmati – replica invece l’assessore all’istruzione Claudia D’Onofrio, subentrata a Grì a inizio novembre – Come è noto i ragazzi di seconda e terza sono tornati in presenza da lunedì 30: per ovvi motivi, in quelle classi il riscaldamento era stato tenuto al minimo durante il periodo di lezioni a distanza. Quando lunedì sono arrivate le segnalazioni l’ufficio tecnico si è attivato per contattare la ditta di manutenzione (Antas, ndr) che effettivamente ha riscontrato un guasto alla pompa».
Pompa che, come spiegato dall’assessore d’Onofrio, si era attivata correttamente nell’orario prestabilito, ma senza scaldare a causa del guasto. «Già martedì – continua l’assessore – questo problema è stato sistemato come ho potuto verificare tra l’altro giovedì mattina, quando mi sono recata a scuola per consegnare un nuovo defibrillatore in palestra e ho parlato con la vicepreside che non mi ha segnalato nuove problematiche».
«Alla signora Gensini, unica persona da cui mi sono giunte segnalazioni, sono stati forniti tutti i dettagli da parte mia e dell’ufficio tecnico – conclude l’assessore -. Tramite una relazione abbiamo spiegato la motivazione del guasto, tempestivamente risolto con il ritorno della temperatura gradevole già mercoledì, il giorno successivo alla fine dell’intervento».
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