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Messa di ringraziamento a Cannobio in ricordo della tragedia sfiorata

Nel 2003 affondò il porto turistico galleggiante alla baia di Amore, fosse accaduto pochi giorni prima sarebbe stata una tragedia

Messa di ringraziamento, alle 11 di questa mattina nella cappella della reliquia di Cannobio. La funzione, celebrata sopra l’abside dell’altare maggiore della collegiata di San Vittore, ricorda lo scampato pericolo del 9 gennaio 2003, quando nel tardo pomeriggio affondò il porto turistico galleggiante alla baia di Amore. Fosse accaduto 48 ore prima, quando i pontili galleggianti erano affollati di persone che stavano assistendo al passaggio della processione dei lumineri, sarebbe stata una tragedia.

Ad inaugurare la tradizione è stato il sindaco dell’epoca, Giuseppe Albertella. Ma è stata mantenuta anche dai successori.

Nell’immaginario collettivo della comunità cannobiese, lo scampato pericolo viene percepito come un secondo miracolo della Sacra Costa. Un evento prodigioso come la lacrimazione del sangue e le piccole ossa a forma di costole del 7 gennaio 1522. Per questo la messa viene celebrata nella cappella della reliquia non in collegiata. Metà messa di ringraziamento, metà di suffragio in memoria dei 12 militi dell’allora regia guardia di finanza, inabissatisi nei fondali tra Cannobio e Luino la notte tra l’8 e il 9 gennaio 1896 a bordo della torpediniera Locusta, mai più ritrovata nonostante i ripetuti tentativi anche in anni recenti effettuati dalla Guardia di finanza.

Pubblicato il 09 Gennaio 2021
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