Inizia con una telefonata la truffa della finta raccolta fondi contro i tumori infantili
Presi di mira soprattutto gli anziani. Una donna telefona a casa chiedendo la disponibilità per un appuntamento, poi scatta il raggiro
Si allarga il raggio di azione di chi, chiamando a casa delle persone, preferibilmente anziane, chiede un appuntamento per raccogliere soldi a favore della ricerca per i tumori infantili.
Già nei giorni scorsi il presidente della Lilt Vco, Francesco Pesce, aveva preso posizione a seguito di numerose segnalazioni, provenienti da Omegna, precisando che nessun incaricato della sua associazione aveva autorizzazione e facoltà per una simile iniziativa.
Ora però le segnalazioni aumentano e sono arrivate anche da Verbania. “Ribadisco – così Pesce – che non è questo il modo di agire della Lilt e dunque non c’è nessuna raccolta fondi da parte nostra per la ricerca sui tumori infantili. Ci hanno spiegato che una donna telefona a casa, dicendo che sta raccogliendo soldi per conto di una imprecisata associazione e sondando la disponibilità per un appuntamento con un suo collaboratore. La cosa strana è che le interessano solamente contanti, nessun altra donazione: invitiamo dunque a fare attenzione per evitare raggiri o truffe” conclude Pesce.
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