Ad Angera salgono i casi ma l’Ospedale Carlo Ondoli è pronto per la campagna vaccinale. Questi due tra i principali temi toccati nella nuova diretta Facebook dal sindaco Alessandro Paladini Molgora ieri sera, domenica 7 marzo, a distanza di due settimane dall’ultimo “appuntamento online con i cittadini”.

«Molte cose sono cambiate in questi giorni – ha esordito il primo cittadino, sottolineando l’aumento dei casi che hanno portato anche al cambio di colore della Lombardia ad arancione rafforzato -. Ad Angera i casi positivi sono passati da 10 a 27, in particolare tra la fascia dei ragazzi e quella delle persone tra i 50 e 60 anni».

«Sono numeri importanti, quindi è importante che ci sia un comportamento più scrupoloso possibile da parte di tutti. Fondamentale è non portare in giro il virus con le sue nuove varianti – sottolinea Molgora che ha anche ricordato cosa si può fare e no per cercare di fermare di covid -. Non ci scoraggiamo e non facciamoci prendere dalla mille polemiche. Siamo stati bravi nel passato, continuiamo ancora e ne verremo fuori.  Le vaccinazione stanno dimostrando questo, nonostante il rallentamento numero dei vaccini a cui sono seguite le rassicurazioni da parte del ministero».

«Per quanto riguarda ad Angera – prosegue il sindaco, a proposito delle vaccinazioni -, abbiamo la fortuna di avere l’ospedale e l’ospedale è diventato un centro di vaccinazioni. Una volta ricevuto il messaggio da parte di Ats, bisognerà recarsi nel nuovo parcheggio dell’Ospedale, le postazioni per le vaccinazioni sono nei locali vicino alla fisioterapia –. spiega, aggiungendo con una punta di orgoglio – Insieme alle consigliere di maggioranza e minoranza Bonini e Androni farò parte dei vaccinatori volontari per aiutare i colleghi».

Da questa settimana inizieranno inoltre le vaccinazioni anche per gli insegnanti e le forze dell’ordine, anche se, come indicato dal sindaco, ad Angera il processo sarà ancora limitato a causa del numero di vaccini disponibili. «Per quanto riguarda invece le vaccinazioni a domicilio degli over80 – conclude Molgora – il consiglio è di recarsi in ospedale, se possibile. Ad Angera è stato predisposto un sistema per cui si può entrare all’interno dell’ospedale, con rampe per facilitare l’accesso».