«La sanità territoriale è in pericolo, ma possiamo ancora fare qualcosa». Con queste parole le minoranze dei comuni di Angera, Sesto, Taino e Golasecca lanciano una petizione – che è possibile leggere integralmente e firmare a questo link – per “salvare il Carlo Ondoli e la sanità del Basso Verbano”.

«Le richieste sono semplici – scrivono nel testo firmato a più voci i gruppi Allea, Taino Futuro e Tradizione, Insieme per Sesto, Sesto2030 e Golasecca Tradizione e futuro sostenibile -: l’Ospedale di Angera deve ritornare alla funzionalità che negli anni scorsi ha sempre avuto per la tutela della salute delle nostre comunità. È necessario ripristinare e rafforzare i vari reparti e servizi come cardiologia, medicina, chirurgia, ortopedia, radiologia, laboratori, tutti i servizi ambulatoriali, pronto soccorso, ostetrica di famiglia, pediatria h24 ripristinando in loco i responsabili delle varie unità».

«Negli ultimi anni l’Ospedale ha infatti subito una riduzione dei servizi e dei posti letto, fino alla chiusura di molti reparti e il trasferimento del personale in altri ospedali. La scarsa capacità organizzativa da parte degli enti governativi e la diminuzione costante dei finanziamenti nella sanità hanno condotto a fare scelte di ridimensionamento che comportano forti penalizzazioni per il cittadino» si legge nella petizione che dichiara come obiettivi “minori disagi per i cittadini e minori costi per la sanità a livello provinciale e regionale”.