“Una vita nei valori della Resistenza”, Anpi Taino festeggia i novant’anni del suo alfiere Pino Silocchi
La sezione Oreste Pajetta ha voluto dedicare uno speciale messaggio al suo instancabile alfiere: "Pino non è solo il custode della bandiera, ma è l’anima del Tesseramento. L'antifascismo il valore fondante della sua vita"
I valori dell’antifascismo nei simboli e nella bandiera dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. A Taino quella di oggi, venerdì 28 maggio, è una giornata di festa per la sezione Oreste Pajetta e per la comunità sulle colline del Basso Verbano, che proprio con la famiglia Pajetta condivide un forte legame: Giuseppe “Pino” Silocchi, alfiere di ANPI Taino, festeggia 90 anni, e, naturalmente, lo fa insieme “la sua inseparabile bandiera” con cui presenzia alle cerimonie e agli incontri organizzati dall’associazione che oggi incarna i valori della resistenza.
«Pino non è solo il custode della bandiera della sezione “Oreste Pajetta”, ma è l’anima del Tesseramento – così lo speciale messaggio d’affetto che la sezione tainese Oreste Pajetta ha voluto dedicargli – Con orgoglio consegna la tessera anno dopo anno, andando a trovare i vecchi iscritti, procurandone di nuovi, con la gentilezza e l’affabilità che gli derivano dal lavoro di una vita come ambulante e commerciante».
Una vita dedicata alla democrazia e alla libertà, non solo durante quella che fu “l’ora più buia” ma ancora oggi, a distanza di settantacinque anni, proprio per non dimenticare il passato: «Pino la Resistenza l’ha conosciuta da ragazzo nelle campagne di Sabbioneta, dov’è nato – spiega la presidente Valeria Mobiglia a nome della sezione Oreste Pajetta -. A 13 anni, a quei tempi, si diventava adulti presto. L’antifascismo è stato il valore fondante della sua vita, e l’ha vissuto anche a Taino quando, con il matrimonio con Luciana, è entrato nella famiglia di Edoardo Zingaro, il Duardu, integerrimo consigliere comunale ed apicoltore gentile».
Pino, oltre a rappresentare la sezione di Taino alle cerimonie ufficiali, si dedica inoltre con grande passione a trasmettere la Memoria degli avvenimenti e della storia del territorio ai bambini e alle bambine della scuola.
«È diventata una bella tradizione l’escursione con alunni, insegnanti, genitori e nonni alla Casa della Resistenza a Fondotoce e il trekking all’alpeggio del Cortavolo di Megolo, dove lasciò la sua giovanissima vita Gaspare Pajetta, nel febbraio 1944 -. Continua Anpi, che si augura di riuscir ad organizzare presto una festa per festeggiare il suo alfiere -. Presto potremo festeggiare Pino con un bel pranzo all’aperto, dopo l’isolamento a causa del Covid, e sarà una vera gioia ritrovarsi e scambiare finalmente qualche chiacchiera dal vivo».
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