Sesto2030: “Il mercato di Sesto Calende vive in un limbo”
Il gruppo all’opposizione si interroga sul futuro del mercato, spostato provvisoriamente in Viale Lombardia dall’inizio della pandemia
«Il mercato di Sesto Calende vive in un limbo». Il gruppo all’opposizione Sesto2030 torna su uno dei temi più caldi nella città sul Ticino: il mercato del mercoledì, spostato oltre un anno fa dal centro storico a Viale Lombardia per motivi di sicurezza legati al coronavirus.
Una posizione che l’amministrazione comunale ha sempre definito provvisoria, e che eventualmente potrebbe diventare definitiva solo dopo un referendum cittadino di cui molto si era discusso, non senza polemiche, nel consiglio comunale di marzo.
Proprio a marzo, nella seduta del 10 marzo, il vicesindaco e assessore al commercio Edoardo Favaron disse che, a causa pandemia, non era ancora possibile stabilire la data della consulta cittadina che stabilirà se il mercato tornerà definitivamente nel centro o se continuerà a svolgersi in Viale Lombardia.
«A poche settimane dalle vacanze estive, di mercato non se ne parla più ed una data dell’eventuale referendum ancora non esiste – la denuncia di Sesto2030 che in passato aveva organizzato un questionario per mostrare pro e contro delle posizione-. Mentre l’incertezza regna sovrana, lo storico mercato di Sesto Calende vive in un limbo. L’impressione è che l’amministrazione, non parlando più della questione mercato, speri che la situazione si assesti naturalmente. Contando sulla rassegnazione dei mercanti e sulla “nuova abitudine” degli utenti».
«Avevamo proposto -spiega Circosta Giorgio, membro di Sesto2030- una road-map composta da 7 punti da raggiungere entro la fine del 2021. In questa tabella di marcia chiedevamo l’istituzione di tavoli di confronto tra le parti interessate, la mitigazione dei problemi emersi nella location provvisoria, la creazione dei progetti di massima sia per il centro che per Via Lombardia, la presentazione pubblica di entrambi i progetti e, solo dopo questi punti, il referendum per dare voce alla cittadinanza».
«È arrivata l’ora che l’amministrazione inizi a dare elementi concreti a tutti i cittadini, oltre a presentare un calendario che possa dare tempi certi, per arrivare consapevoli alla scelta definitiva – conclude Sesto2030 -. Qualsiasi decisione in merito deve essere presa sapendo che il mercato di Sesto Calende è la memoria della città stessa attraverso la storia».
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