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Sulle note dei Fab Four con i BeeTools: al Kapannone di Angera lo speciale appuntamento musicale

Venerdì 23 luglio alle 17:30 un concerto che omaggia i Fab Four in occasione della mostra Let it Beatles 

Van AtU - Beetools

Al Kapannone dei Libri di Angera arrivano i BeeTools per suonare le canzoni dei mitici Fab Four. In occasione della mostra Let it Beatles organizzata dallo scrittore Andrea Kerbaker e “dall’apostolo dei Beatles” Rolando Giambelli, nel pomeriggio di venerdì 23 luglio, alle 17:30, si terrà infatti l’esibizione di una delle più amate cover band beatlesiane del Varesotto.

Per gli appassionati di musica che frequentano le sponde del Lago Maggiore il nome “BeeTools”, gioco di parole che – richiamando il nome della storica band – unisce foneticamente le parole “ape” e “strumenti”, non sarà di certo nuovo, a partire dal fatto che il duo acustico ha suonato proprio all’inaugurazione della mostra lo scorso 3 luglio: Ivan e Nicola suonano infatti insieme da più di 20 anni. Di giorno sono impiegati rispettivamente in una fabbrica di materiale plastico e nell’azienda Black&Decker, di notte invece portano la musica dei quattro scarafaggi di Liverpool in giro per le zone limitrofe al Kapannone.

Inevitabile quindi, spiegano al Kapannone, chiedere proprio a loro di animare una serata speciale con una performance live che darà il via al weekend. Così venerdì il loro van AtU (acronimo di Across the Universe, brano dei Beatles del 1969) verrà parcheggiato davanti al Kapannone, che aprirà i suoi portelloni e per tre ore si trasformerà in un palco per la chitarra, il basso e le due voci di Ivan e Nicola.

BeeTools

Il repertorio? In “scaletta” di sicuro non potrà mancare Eleanor Rigby: il brano del 1966 contenuto nell’album Revolver è uno di quelli a cui il duo è più legato, perché è uno dei primi che hanno rielaborato insieme. Si passerà poi dagli intramontabili successi che anche i meno appassionati non potranno fare a meno di canticchiare (da Let it be a Yellow Submarine, da Hey Jude a All You Need Is Love) alle canzoni meno note come For No One e I Will (contenute nel lato B di Revolver e The Beatles-White Album). Un’alternanza, questa, che ben si accorda con il materiale esposto in mostra, capace di stuzzicare gli entusiasmi più tiepidi con vinili originali e foto del soggiorno milanese dei Beatles del 1965 ma anche di stupire i fan più esigenti con rarità come le litografie realizzate da John Lennon come dono di nozze per Yoko Ono e particolari memorabilia.

I brani dei Beatles, con armonie e melodie nate per essere eseguite da quattro persone e spesso sovraincisi in studio, vengono riadattati da Ivan e Nicola affinché possano rendere al meglio nella loro veste acustica: non certo un lavoro semplice, ma già dal nome del duo si intuisce quanto impegno ci sia in questa rielaborazione. La “Bee” del loro nome è infatti un riferimento all’operosità delle api e una felice opportunità per legarsi al mondo degli insetti, proprio come gli “scarafaggi” più famosi del mondo.

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Pubblicato il 21 Luglio 2021
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