(Foto Facebook Federico Monti, sindaco di Arona)

«Crimini senza senso che calpestano la dignità di un intero popolo e dell’umanità intera». Queste le parole del sindaco di Arona Federico Monti ha voluto ricordare il 78esimo anniversario dell’Eccidio del Lago Maggiore, quando, nel settembre 1943, sulle sponde piemontesi persero la vita almeno 57 persone solo perché ebree, uccise dalle truppe naziste – supportate da collaborazionisti fascisti – in risposta all’armistizio che sanciva la resa italiana alle forze alleate.

«Un atto dovuto, il ricordo di ciò che accadde ad Arona il 14 settembre del 1943 – ha scritto sul suo profilo Facebook il primo cittadino -. Alcuni cittadini Aronesi vennero sequestrati e deportati dai nazisti, persone delle quali non si seppe più nulla. È incredibile l’efferatezza di quei crimini senza senso che ha calpestato la dignità di un intero Popolo e dell’umanità intera. Abbiamo il dovere di ricordare e non dimenticare mai l’assurdo sacrificio di vite umane, e lottare contro ogni forma di razzismo e di violenza».

Ad Arona a perdere la vita in quei giorni furono Bardavid Mary Modiano, Coen Margherita Penco, Kleinberger Clara Rakosi, Modiano Giacomo Elia, Rakosi Tiberio Alexander, Cantoni Vittorio Angelo, Finzi Irma Cantoni, Modiano Carlo Elia, Modiano Grazia, ricordati questa mattina – mercoledì 15 settembre – in Piazza Caduti.