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Pietre di Inciampo per le quattro vittime di Sesto Calende morte nei lager nazifasciti

Attilio Galli, Piero Poli, Leandro Mattea e Carlo Galluzzi saranno ricordati con le "Stolperstein", le pietre della "memoria diffusa" dedicate alle vittime dei campi di concentramento

Pietra di Inciampo

In occasione del Giorno della Memoria Sesto Calende ricorda le sue vittime scomparse nei campi di concentramento nazifascisti durante gli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Grazie infatti ad una proposta della sezione sestese di Anpi, supportata dalla giunta e dal sindaco Giovanni Buzzi, anche Attilio Galli, Piero Poli, Leandro Mattea e Carlo Galluzzi avranno, vicino ai luoghi natali, le loro Pietre di Inciampo a “perenne ricordo del loro sacrificio e per memoria di chi in futuro potrà meditare sulle loro vite generose”.

Le Pietre di Inciampo, in tedesco Stolperstein, sono dei blocchi di pietra ricoperti dalla una piastra di ottone dedicate alle vittime dei lager ideate da Gunter Demnig. Un concetto di memoria diffusa in tutt’Europa e tutto il mondo, sono oltre 70mila le installazioni nel Continente Antico, per non dimenticare i martiri dell’Olocausto e gli oppositori del regime nazista.

Attraverso gli appunti di Mario Varalli, il gruppo Insieme per Sesto ha fornito delle brevi biografie delle quattro vittime a cui sarà dedicata la Pietra di Inciampo.

ATTILIO GALLI nato a Sesto nel 1883, emigrato in America per 16 anni a lavorare come minatore, dove si forma una coscienza politica di tendenza anarchica. Rimpatriato, nei posti di lavoro svolge propaganda antifascista e a favore della rivoluzione spagnola e nel 1937 è confinato a San Mauro Forte (Matera). Al ritorno dal confino già sessantenne, diventa partigiano in Val Strona e Valsesia con la mansione di guastatore ed è ricordato da Gianni Daverio nel suo libro. La sua azione lo porta a Milano dove è arrestato e deportato a FLOSSEMBURG. Lì cade il 27 dicembre 1944. E’ insignito di croce di guerra.

PIERO POLI Nato nella frazione di Sant’Anna nel 1921. Nel 1935 è assunto in SIAI in qualità di attrezzista meccanico. Il 19 aprile 1944, precettato per il lavoro in Germania, è inviato ad Augsburg (Baviera) nella fabbrica aeronautica Messerschmitt. Il 9 novembre è deportato a DACHAU dove cade il 4 dicembre.

LEANDRO MATTEA. Nato a Sesto Calende in una famiglia di solidi ideali socialisti, dove cresce nei valori dell’antifascismo. Lavoratore della SIAI Marchetti entra attivamente nella Resistenza e viene arrestato a Milano nel 1944. Deportato in Germania, morì a MAUTHAUSEN il 26 aprile del 1945. A lui è intitolatala strada alzaia sul Ticino. Suo padre Francesco Mattea sarà il primo sindaco di Sesto dopo la liberazione.

CARLO GALLUZZI. Nato a Sesto Calende, di professione vetraio, emigra in Francia dopo l’avvento del fascismo e partecipa alla lotta politica nel Partito Comunista. entra nella resistenza e viene catturato dai tedeschi nel 1944 e deportato a DACHAU muore il 4 dicembre 1944.

 

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Pubblicato il 27 Gennaio 2022
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