Arrestato ad Arona dopo l’inseguimento. 64 chilometri di fuga ed era “in regola”
In manette l'uomo che questa mattina ha forzato due posti di blocco per fuggire alle forze dell'ordine. Ignote le ragioni del gesto
È stato arrestato intorno alle 12.30 di oggi l’uomo che questa mattina si è reso protagonista di una fuga rocambolesca dalle forze dell’ordine che hanno dovuto inseguirlo da Macugnaga fino ad Arona. Eclatante il fatto che l’automobilista non avesse nulla da nascondere e sono sconosciute le ragioni che lo hanno portato a un simile gesto e di conseguenza a un arrestato per resistenza aggravata e continuata, lesioni aggravate e danneggiamento aggravato.
F.C. classe ’69, originario di Palermo e residente a Magenta (MI) è stato tratto in arresto dai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Verbania dopo un inseguimento di 64 chilometri terminato ai caselli della barriera sud Lago Maggiore sulla A26.
Tutto è iniziato circa un’ora e mezza prima quando, a Macugnaga (VB), lungo la SS549, l’uomo è stato invitato da una pattuglia dei carabinieri, ferma ad un posto di controllo, ad arrestare la marcia. A bordo di una Volkswagen T-Roc grigia, il 53enne ha deciso di non ottemperare all’Alt dei militari e proseguire verso valle a velocità sostenuta.
Da lì è partito un inseguimento lungo la Strada Statale 549 della Valle Anzasca che si è protratto per 12 km fino a Piedimulera (VB), dove l’uomo ha forzato un altro posto di blocco che era stato appositamente predisposto dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Verbania, è proseguito lungo la SS 33 del Sempione, che all’altezza di Gravellona-Toce diventa A26 e dove l’uomo ha forzato un ulteriore posto di controllo predisposto da altre pattuglie di Carabinieri, fino ai caselli della barriera sud Lago Maggiore.
Qui l’uomo ha trovato i caselli della barriera completamente bloccati da altre pattuglie di Carabinieri e Polizia Stradale e, dopo aver arrestato la corsa, ha anche tentato di invertire la marcia e reimmettersi lungo la A26, direzione nord. Ma è stato prontamente bloccato e chiuso dalle varie pattuglie che lo inseguivano. Nonostante non avesse più vie di fuga, l’uomo ha speronato le macchine che aveva sia davanti che dietro, tentando ripetutamente manovre evasive, tanto che è stato necessario per gli operatori infrangere il finestrino e provvedere allo spegnimento del veicolo.
L’uomo è stato poi bloccato e ammanettato. Successivamente è giunto sul posto il personale medico del 118 per medicare alcuni dei militari operanti che hanno riportato lievi contusioni e piccoli tagli alle mani. Ciò che più di tutto sorprende è il fatto che la fuga del 53enne non trova alcuna plausibile giustificazione, poiché non era stato commesso alcun reato, non trasportava nulla di illecito né era ricercato per qualsivoglia motivo. Di fatto non è stata trovata una spiegazione al perchè l’uomo abbia deciso di non fermarsi al posto di controllo dal momento che anche l’autovettura, noleggiata, era perfettamente in regola con documenti e assicurazione. Il 53enne, incensurato, è stato arrestato e accompagnato presso gli uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Verbania per gli adempimenti di rito, per poi essere successivamente portato presso la Casa Circondariale del capoluogo di provincia in attesa delle successive determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.
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