“Poca organizzazione e scarsa comunicazione nella gestione dei lavori ponte di Sesto Calende”
Il gruppo di opposizione Sesto2030: "La lettera di Buzzi a cinque giorni dei lavori è sembrato più un atto dovuto che un reale tentativo di voler risolvere i disagi. Occorre pensare ad alternative valide per alleggerire il traffico sul Sempione"
«Fortunatamente Anas ha rimandato il cantiere a fine agosto, evitando così di far emergere in tutta la sua pienezza la cattiva gestione da parte dell’amministrazione di Sesto Calende sulla questione cantieri e viabilità». Il posticipo a fine agosto dei lavori di manutenzione al ponte di ferro tra Sesto Calende e Castelletto Ticino non risparmia la giunta Buzzi dalle critiche da parte del gruppo di opposizione Sesto2030, che già la scorsa settimana aveva definito “tardivo” il tentativo di chiedere ad Aspi la sospensione del pedaggio autostradale a cinque giorni dall’avvio dei cantieri. (Foto Mario Federghini)
«In questi anni a Sesto Calende abbiamo notato l’incapacità di immaginare una nuova viabilità per la nostra città», commenta il gruppo consiliare che ha come suoi rappresentanti Simone Danzo e Alessandra Malini. Nello specifico, la lista civica ritorna sulla questione della gestione delle tempistiche, dal momento che la probabile chiusura del ponte fu annunciata per la prima volta nel consiglio comunale di fine dicembre, con gli interventi previsti da Anas e Rfi (proprietaria del ponte) spiegati dal consigliere comunale e regionale Marco Colombo, già ex sindaco della città per due mandati. (qui l’articolo di VareseNews di inizio febbraio in cui si parla dei lavori necessari al ponte di ferro, dal valore complessivo di 15 milioni)
«Quello che sappiamo essere stato fatto per limitare i disagi è stato scrivere una lettera 5 giorni prima dell’inizio dei lavori, su impulso iniziale del Sindaco di Castelletto Ticino. Questo ci è parso più un atto formale nei confronti della cittadinanza che un tentativo serio che sarebbe dovuto partire già il giorno dopo le dichiarazioni del Capogruppo e Consigliere Regionale Marco Colombo».
Secondo Sesto2030 il problema della viabilità sta tuttavia “a monte”: «Non basta eliminare semafori e costruire rotonde ad ogni incrocio per alleggerire il traffico, bisogna avere il coraggio e la visione per intraprendere un percorso che possa portare alla realizzazione di una mobilità alternativa degna del titolo di città. Se questo fosse stato intrapreso durante tutti questi anni, forse oggi i potenziali disagi da cantiere sarebbero minori e più facilmente gestibili».
«La confusione nella continua gestione emergenziale, perché sempre di emergenza si parla, della viabilità sestese è dimostrata dal maldestro tentativo di rendere pedonale l’alzaia nel periodo estivo (chiusura sospesa proprio a causa dei lavori al ponte). Beninteso, è una scelta che ci sarebbe anche piaciuta, a patto che però venissero date alternative ai cittadini. Alternative che possono essere costruite solo riprogettando la viabilità sestese, che non può ruotare solo ed esclusivamente sull’uso del mezzo privato anche a fronte dei costi dei carburanti».
“Comunicazione da migliorare”
Altro “capo d’accusa” mosso da Sesto2030 è la «scarsa comunicazione», “sul banco degli imputati” anche durante l’emergenza covid (nel 2020 la carica era di competenza dell’assessore esterno Nicolò Grì e non di Claudio D’Onofrio). Il gruppo dei “cantieri del lavoro” tende tuttavia la mano alla giunta, offrendo la propria collaborazione.
«È esistito poi il rischio di concomitanza con lavori minori che hanno interessato per quasi settimana il centro Città. La somma dei disagi e della scarsa ed inefficace comunicazione da parte dell’amministrazione, ha provocato la levata degli scudi dei commercianti, già comprensibilmente stremati dai precedenti effetti derivanti dalla pandemia. Siamo convinti che una maggiore capacità comunicativa e minore autoreferenzialità eviterebbero questi elementi di tensione che alla Città possono solo causare danno».
“Si inizi ora una trattativa seria con Aspi per alleggerire il traffico sul Sempione”
«Siamo pronti a collaborare con l’amministrazione per aiutarla, fin da ora, a trovare soluzioni a breve e medio termine per poter gestire al meglio i disagi che da fine agosto inevitabilmente vivremo – conclude Sesto2030 -. Il nostro senso di responsabilità nei confronti della città ci spinge oltre la legittima critica nella conduzione della questione, ponendoci naturalmente in un ruolo collaborativo nell’interesse di tutta la cittadinanza. Ci auguriamo, visto che i disagi legati ai necessari lavori manutentivi del ponte sono solo rinviati, si inizi ora ad imbastire una trattativa seria con ASPI per rivedere le tariffe autostradali per gli automobilisti interessati dal disagio. Ci piacerebbe sapere che, l’eventuale revisione dei costi al casello, possa essere un accordo strutturale, e non limitato alla durata dei lavori, perché sarebbe il primo dei passi da intraprendere per alleggerire il volume di traffico oramai insostenibile che interessa quotidianamente il Sempione».
Una tesi che, sempre secondo Sesto2030, sarebbe confermata dal fatto che nei due giorni di potenziale cantiere, gli automobilisti siano stati incentivati a usare vie alternative rendendo l’arteria Sempione una via percorribile facilmente.
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